The Legend of Vox Machina (stagione 3), la recensione: la questione si fa seria

La terza stagione di The Legend of Vox Machina non parte nel migliore dei modi, ma per fortuna migliora rapidamente e conferma la qualità dello show

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Sin dal suo annuncio, The Legend of Vox Machina ha saputo attirare l’attenzione di tutti i fan di Dungeons & Dragons. Dopotutto stiamo parlando di una serie animata tratta da una delle campagne più apprezzate dei ragazzi di Critical Role, ovvero di quel gruppo di giocatori di ruolo formato da attori e doppiatori che ha ottenuto un successo planetario negli ultimi sette anni. Successo condiviso anche dalle prime due stagioni dello show, disponibili su Prime Video all’inizio del 2022 e del 2023 e capaci di trasportare sul piccolo schermo la potenza immaginifica dei GDR cartacei.

Dopo i primi dieci episodi finanziati grazie a una campagna su Kickstarter, The Legend of Vox Machina ha cominciato la sua proficua collaborazione con Amazon. Una collaborazione che ha permesso alla serie di raggiungere la terza stagione, iniziata un mese fa, e di ricevere l’approvazione per una quarta tornata di avventure.

Nelle scorse settimane abbiamo atteso con impazienza ogni giovedì, pronti per tornare a immergerci nelle meraviglie di Exandria al fianco di quelli che ormai sono diventati personaggi ai quali vogliamo sinceramente bene. Il punto di forza della serie, infatti, è da sempre quello di riuscire a dare vita a un team di combattenti decisamente variegato, ma con un punto in comune: la qualità della scrittura della loro psicologia. O almeno, così è stato fino a oggi. Siete curiosi di scoprire se questa terza stagione è riuscita a mantenere gli alti standard visti in passato, oppure se ci troviamo di fronte a un qualche calo di stile? Allora afferrate le vostre armi seguiteci in questa nuova, meravigliosa, avventura.

Un inizio turbolento

La terza stagione di The Legend of Vox Machina si apre in modo brusco, collegandosi a quanto visto nel febbraio del 2023. Raishan si è offerta di aiutare i Vox per sconfiggere il potente Thordak. Una scelta sensata, dato che il drago rosso le aveva promesso di curarla dalla sua malattia se lei lo avesse liberato dalla sua prigione una volta per tutte. Cosa che effettivamente ha fatto, ma senza ricevere alcuna ricompensa in cambio. I Vox, e in particolare Keyleth, sono però molto scettici di questa alleanza con la donna/drago, ma finiscono per accettare l’offerta. Ha così inizio una lunga avventura che li porterò a trovare un modo per sconfiggere il mostruoso avversario, ma che metterà di Vox Machina di fronte alle proprie più grandi paure. Paure talvolta provenienti dal passato, mentre altre volte dal futuro.

Evitiamo, come sempre, di entrare nel dettaglio della trama nel caso non abbiate ancora avuto occasione di recuperare questa terza stagione. Come da titolo del paragrafo, però, i primi tre episodi di questa terza stagione di The Legend of Vox Machina ci hanno lasciati abbastanza spiazzati. Questo perché i rapporti tra i vari personaggi subiscono bruschi cambi di rotta, finendo per minare le dinamiche di gruppo. Tra amori dichiarati, improvvisi sbalzi di umore, timidezze infondate, i vari membri del gruppo decidono di diventare improvvisamente iper emotivi, danneggiando tutta la costruzione basata sul “non detto” delle prime due stagioni. A questo si aggiunge un tono inaspettatamente più serioso, inframezzato esclusivamente dalle battute di Grog, ridotto a macchietta comica con battute per un pubblico apparentemente molto giovane. Insomma: non il migliore degli inizi.

Un ritorno di fiamma

Fortunatamente, però, le cose cambiano già dal quarto episodio. Le emozioni non vengono accantonate, ma vengono sorrette da quel tanto di dramma necessario per dare loro un valore. La trama riesce finalmente a ingranare, mettendo di fronte i Vox alle loro principali paure, permettendoci allo stesso tempo di esplorare nuovi frammenti di Exandria finora solo accennati.

Certo: non tutto brilla allo stesso modo, con alcuni personaggi che appaiono evidentemente meno interessanti degli altri. Scanlan segue una propria storyline potenzialmente interessante, ma trattata con superficialità e risolta con altrettanta semplicità nel finale. Discorso simile per il già citato Grog, che non brilla mai per tutta la stagione, rimanendo sullo sfondo e limitandosi a combattere e a sganciare qualche (brutta) battuta nei momenti meno opportuni. Un lavoro incredibile è stato fatto, invece, nei confronti di Vex e Vax, che mai come in questi dodici episodi si ritagliano un ruolo da veri e propri protagonisti. I due fratelli gemelli sono il reale motore trainante della maggior parte delle situazioni, accompagnati da personaggi “di supporto” come Percy e Keyleth.

In generale, la seconda metà della stagione mette sul piatto una trama avvincente e un comparto grafico se possibile ancora migliore rispetto a quanto visto in passato. Sin dalla sigla è possibile vedere una cura maggiore nelle animazioni e un ottimo lavoro per implementare modelli tridimensionali in contesti 2D, cercando di amalgamare al meglio le due realtà. Anche se rischia di venire dato per scontato dopo le prime due stagioni, siamo felici di poter elogiare ancora una volta il doppiaggio in inglese e in italiano. In entrambi i casi, infatti, ci troviamo di fronte a un ottimo lavoro, perfettamente in grado di portare in scena i numerosi momenti drammatici di questa nuova avventura.

Conclusioni

La terza stagione di The Legend of Vox Machina, pur non partendo nel migliore dei modi, si conclude con grande dignità. Tutti i pregi trovati in passato fanno qui ritorno, accompagnati da un’estetica mai così bella. È vero: questo dodici nuovi episodi sono meno divertenti e, di conseguenza, più seriosi rispetto al passato, ma la sensazione è che i vari personaggi siano maturati nel tempo. Un peccato, sotto un certo punto di vista, ma anche una precisa scelta narrativa della quale bisogna prendere atto. Nonostante la “quest principale" venga chiusa nel corso dell’ultima puntata, sono diverse le nuove trame che possono sbocciare da questo finale. Trame che non vediamo l’ora di approfondire l’anno prossimo, nella speranza che Prime Video riesca a realizzare la quarta stagione entro la fine del 2025.

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