The Legend of Vox Machina (stagione 2): la recensione dei primi tre episodi
The Legend of Vox Machina torna con una seconda stagione dalla partenza esplosiva, che si focalizza su alcuni membri del gruppo
A un anno di distanza dall’uscita della prima stagione, The Legend of Vox Machina torna su Amazon Prime Video con tre nuovi episodi. Per coloro che non sapessero ancora di cosa stiamo parlando, i Vox Machina sono un gruppo di folli avventurieri che si trova spesso coinvolto in situazioni più grandi di loro. Non sono certo guerrieri perfetti e, anzi, i loro difetti spesso superano i pregi. Hanno però un gran cuore e questo permette loro di non abbattersi mai di fronte a qualsiasi difficoltà. Anche quando la loro vita è messa in serio pericolo.
Abbiamo elogiato ogni singolo episodio della prima stagione dello show. Show che, dopo un lancio su Kickstarter, è stato immediatamente comprato da Amazon, che ha infatti commissionato immediatamente una seconda stagione, dimostrando di voler puntare davvero molto su questo franchise. Se volete scoprire se si è trattato o meno di una scelta vincente non dovete far altro che continuare a leggere.
IL RITORNO DEI VOX MACHINA
La trama di queste prime tre puntate riparte esattamente dal finale che abbiamo visto circa un anno fa. Un quartetto di draghi raggiunge la cittadina di Emon, portando morte e distruzione ovunque. Toccherà ai Vox Machina capire come risolvere la situazione, prima che sia troppo tardi. Evitiamo di andare oltre con i dettagli, perché significherebbe inevitabilmente fare degli spoiler sulla storia.
Quanto mostrato, infatti, ci è senza dubbio piaciuto, ma è evidente come gli autori diano ormai per scontate le psicologie dei vari eroi. Questo spinge la scrittura a focalizzarsi solo su alcuni elementi del team, necessari per l'evolversi della narrazione. L’equilibrio del gruppo viene così meno, lasciando alcuni personaggi (come Scanlan e Keyleth) in disparte per queste prime tre puntate. Speriamo che i prossimi episodi possano “pareggiare i conti”, permettendo a tutti di brillare.
SANGUE, MORTE E DISTRUZIONE
Bastano i primi minuti di questa seconda stagione per ricordarci quanto The Legend of Vox Machina possa essere violento e sboccato. Lo show non lesina morti truculente e i dialoghi appaiono spesso volgari e sopra le righe. Nulla di davvero fastidioso o puerile, bensì una buona idea per mantenere il lessico moderno. Dopotutto sono i ragazzi di Critical Role che parlano attraverso i loro avatar, quindi è giusto che il registro stilistico si allontani dagli stereotipi del genere fantasy.
Gli sforzi uniti di Critical Role Productions, Titmouse e Amazon Studios riescono a portare su schermo una serie ben animata e dalla solida messa in scena. Buone le animazioni bidimensionali, che sicuramente risultano il fiore all’occhiello della produzione. Un netto miglioramento, invece, per quanto riguarda le parti in computer grafica, che qui sono mascherate da un buon cel-shading e riescono a risultare meno invasive rispetto al passato. Molto valido il doppiaggio in lingua originale, che vanta il cast vocale dei ragazzi di Critical Role, ma altrettanto buono quello italiano.
The Legend of Vox Machina si conferma così un ottimo show, capace di sorprendere, emozionare e di coinvolgere. I primi tre episodi partono con estrema convinzione, posizionando il focus su alcuni personaggi piuttosto che su altri. Una scelta che comprendiamo, ma che speriamo possa essere mitigata dalle prossime puntate. Il gruppo, infatti, funziona benissimo come tale ed è necessario tornare a concentrarsi su tutti i membri del party, affinché nessuno venga lasciato indietro. Esattamente come dovrebbe accadere in una sessione di Dungeons & Dragons.
E voi avete già visto le prime tre puntate di questa seconda stagione? Venite a farci sapere la vostra opinione in live sul canale Twitch di BadTasteItalia, dal quale trasmettiamo ormai tutti i giorni.