The Legend of Legacy, la recensione

Un manipolo di eroi alla scoperta della misteriosa isola di Avalon: la recensione di The Legend of Legacy

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Su Nintendo 3DS abbiamo visto arrivare produzione ruolistiche di indubbia qualità, come Bravely Default, Shin Megami Tensei IV e Fire Emblem: Awakening, e nel 2016 ne arriveranno altre, come Dragon Quest VII ed Dragon Quest VIII, previsti per la seconda metà dell’anno; nell'attesa ad aprire l'annata è The Legend of Legacy, di FuRyu. Per questo progetto il team di sviluppo in realtà si è avvalso della collaborazione esterna di nomi illustri del settore provenienti da progetti assai famosi quali la serie SaGa, Chrono Trigger, Chrono Chross e Final Fantasy XIII. Una premessa incoraggiante, che ha catalizzato sul titolo le attenzioni di molti appassionati del genere, e che il gioco non ha totalmente rispettato, ma nemmeno disatteso clamorosamente.

La premessa che fa da sfondo all'avventura vede un’enorme isola leggendaria emergere dalle profondità oceaniche, isola che si dice nasconda un tesoro di inestimabile valore ma, al contempo, anche pericolosissime insidie. Prima di gettarci nell’azione ci verrà chiesto di scegliere tra uno dei molteplici personaggi giocabili, tutti molto differenti tra loro per aspetto e abilità possedute. Gli altri sei eroi li ritroveremo a darci manforte nelle successive ore di gioco ed andranno a formare il party con cui affrontare le innumerevoli battaglie che ci attendono. Si sentono fortemente la mancanza di interazione tra personaggi e di uno sviluppo alcuno della loro personalità: le occasioni nelle quali proferiranno parola sono assai limitate, con battute per niente originali. Unitamente a una storia solo abbozzata ed eccessivamente diluita nell’ammontare questo elemento produce una certa fatica nel portare a termine l’avventura.

[caption id="attachment_143862" align="aligncenter" width="400"]The Legend of Legacy screenshot The Legend of Legacy - screenshot[/caption]

Se si esclude il discutibile comparto narrativo The Legend of legacy è un RPG giapponese godibile e con alcuni elementi molto interessanti. Le meccaniche principali sono state infatti concepite per dare una grande libertà al giocatore, che potrà così scegliere a sua completa discrezione la sequenza nella quale affrontare i dungeon. Le mappe grezze, ovvero il semplice accesso ad una location, potranno essere acquistate in un apposito negozio situato nel campo base dell’isola di Avalon, ed una volta perlustrato completamente un determinato labirinto si potrà rivenderle, per guadagnare prezioso denaro da spendere in equipaggiamento e, chiaramente, altre nuove mappe.

"Le meccaniche principali sono state concepite per dare una grande libertà al giocatore, che potrà così scegliere a sua completa discrezione la sequenza nella quale affrontare i dungeon"

L’esplorazione è quindi una dinamica importantissima in The Legend of Legacy ma, fortunatamente, non è la sola che influenza il modo di giocare. Proseguendo nell’avventura il giocatore entrerà in possesso di vari frammenti di pietre dai poteri mistici, che se equipaggiate daranno la possibilità ai vari membri del party di stipulare contratti con i quattro elementi presenti in Avalon. Così facendo si potranno utilizzare in battaglia magie di vario tipo, fondamentali per sconfiggere i nemici e boss più coriacei, stando ben attenti però alla loro facoltà di mutare l’elemento attivo durante uno scontro. Singolare invece l’apprendimento delle tecniche avanzate di ogni personaggio, che avverrà con maggior probabilità al crescere del numero di utilizzi di determinati strumenti o armi ad esse connessi. Un approccio senza dubbio originale, ma che talvolta causerà frustrazione nel giocatore proprio a causa della sua natura prettamente casuale.

[caption id="attachment_143863" align="aligncenter" width="400"]The Legend of Legacy screenshot The Legend of Legacy - screenshot[/caption]

Ciò in cui davvero spicca The Legend of Legacy è il comparto prettamente estetico: grazie ad una deliziosa direzione artistica il giocatore sarà infatti trasportato all’interno di un mondo sì stilizzato e dai tratti tipicamente cartooneschi, ma non per questo privo di stile e carattere. Tutto, dai personaggi alle ambientazioni, risulta essere estremamente curato e ricercato, portando inevitabilmente alla mente i grandi classici giapponesi della gloriosa era PlayStation. Gradevole, seppur non di particolare livello, la colonna sonora, che svolge in maniera efficiente il suo compito di sottofondo all’esplorazione di foreste maledette e grotte ammuffite.

Con tutta la concorrenza che ha su Nintendo 3DS The Legend of Legacy rischia purtroppo di passare inosservato, anche a causa di alcuni suoi pesanti difetti legati ad un comparto narrativo un po’ troppo risicato. L’intera produzione si deve reggere quindi sull’infinita esplorazione di intricati dungeon, i quali sono costellati da coriacei nemici che metteranno in difficoltà anche i giocatori più esperti. La produzione FuRyu, d’altra parte, gioca sin da subito a carte scoperte e si presenta con assoluta onestà al giocatore: si tratta di un RPG giapponese vecchia scuola, che si focalizza quasi interamente sul gameplay. La sua particolarità può esserne elemento di attrazione, o quello che terrà lontani altri.

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