The Leftovers 3x02 "Don't Be Ridiculous": la recensione

Leftovers ritorna con il secondo episodio della terza stagione, incentrato su Nora

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Spoiler Alert
Questo episodio di The Leftovers è pervaso da un apparente senso di leggerezza che assume i contorni del grottesco – e del "ridicolo" del titolo – nel momento in cui contrasta specificatamente con il mood tradizionale della serie. Si inizia con una sigla uguale nelle immagini ma diversa nella musica, che nelle intenzioni di Lindelof dovrebbe fungere da ouverture per ogni puntata restante. Al di là delle parole, il tono è leggero e scanzonato. Si tratta in particolare di Nothing's Gonna Stop Me Now, tema della sigla della sitcom Perfect Strangers, il cui interprete protagonista, Mark Linn-Baker, apparirà a un certo punto dell'episodio. Tra l'altro lo stesso titolo dell'episodio, Don't Be Ridiculous, è una citazione da quella serie.

Quindi, in uno strano circolo virtuoso di consapevolezza dello spettatore e dialogo tra questo e lo show, la profondità dei temi della serie cade più vicina stavolta. The Leftovers reitera schemi, situazioni, tematiche, e fa positivamente il verso a se stesso pur senza cadere nella parodia involontaria. E sembra crearsi ad ogni scena questo equilibrio sottile tra pesantezza e alleggerimento del tutto, quando ogni pretesa drammatica viene ridotta a semplice (grottesco, "ridicolo") slancio di vita, un NO su uno schermo che non risponde, una sbarra che non si alza, un salto liberatorio.

Protagonista di questo tour de force è Nora, come al solito interpretata straordinariamente da Carrie Coon. C'è una risata liberatoria e isterica, nel momento meno appropriato forse, che giunge a compimento di un breve percorso personale, tra passato e futuro, tra un tatuaggio che è un grido d'aiuto e un incontro che è solo una speranza accarezzata, la stessa che Nora vorrebbe provare a spegnere in chi, intanto, non si rassegna alla pura razionalizzazione. Nora non sta cercando di educare qualcuno a non farsi illusioni, sta solo proiettando su un'altra persona ansie e speranze proprie, che non osa confessare perché potrebbero soffocarla.

Meglio allora proiettare le radici sul presente, su un "you're home" che riecheggia una frase che lei stessa aveva detto tempo prima, con un significato diverso. Su una famiglia, forse un figlio, anche solo potenziale, che la aspetta in uno degli infiniti futuri possibili. Intanto i temi ricorrorono, i dialoghi anche, le percentuali improbabili che l'intera propria famiglia svanisca, la possibilità di seppellire qualcuno e con esso dare un senso al proprio dolore. Don't Be Ridiculous è un episodio in linea con The Leftovers, che come al solito significa essere anche un oggetto strano e in parte indecifrabile rispetto al resto della serialità.

Damon Lindelof e Tom Perrotta sono accreditati come sceneggiatori dell'episodio con i nomi di Tha Lonely Donkey Kong e Specialist Contagious: l'ennesimo indizio che contrasta con il titolo della puntata e ci invita anzi a non prendersi del tutto sul serio e ad abbracciare il senso del ridicolo di cui la vita è intrisa.

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