The Leftovers 2x06 "Lens": la recensione
Entrato nella seconda parte della stagione, The Leftovers continua a costruire un episodio perfetto e intenso dopo l'altro
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Il fulcro dell'episodio è il rapporto a distanza tra Nora e Erika. La prima ancora ossessionata dall'idea del controllo sulla situazione in atto, molestata da un ricercatore che vorrebbe confermare la teoria delle lenti per la quale alcune persone sono in grado di attirare con la loro vicinanza la dipartita su altre. In questa ricerca ci sono motivazioni che una volta rivelate oscillano più dalla parte dell'isterismo e della religione da due soldi che da quella della pseudoscientificità come potevano essere quelle esposte in A Matter of Geography. C'è quindi il sollievo, misto a rabbia, misto a senso di colpa (perché nulla è mai scontato e nulla ha una sola faccia) di Nora, che nel corso dell'episodio scaglia con un sasso attraverso la finestra contro i Murphy. Contro John, reo di aver praticamente esiliato Matt – anche se lei per amore della tranquillità lo difende – e contro Erika, che con la scomparsa della figlia ha spezzato l'idillio del posto.
Scopriamo intanto i retroscena di due dei piccoli misteri che avevamo visto nel primo episodio di quest'anno: la capra sgozzata e l'uccello seppellito. La logica e la verosimiglianza magari non stanno di casa qui, ma tutto viene sempre riportato allo stesso identico tema: il tentativo di controllo di eventi che invece non sono controllabili, affidandosi a comportamenti rituali, superstizioni, studi non confermati o ciarlatani. E ovviamente alle proprie bugie, quelle che ci raccontiamo per stare meglio, come Nora che afferma di essersi lasciata il passato alle spalle e di essere andata avanti.