The Kabuki Fight - Alpha, la recensione

Abbiamo recensito per voi The Kabuki Fight - Alpha, opera di Vincenzo Federici e Valentina Pinto

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Ci sono una giapponese, una francese e un napoletano…

Dietro al più classico degli incipit delle barzellette si cela lo spunto di un'interessante opera tutta italiana: The Kabuki Fight - Alpha, il nuovo progetto edito da Noise Press, un appassionante ed elettrizzante fumetto action scritto e disegnato da Vincenzo Federici per i colori di Valentina Pinto.

I kabuki sono spettacoli itineranti in cui i più forti e abili fighter si sfidano in incontri di arti marziali. Molteplici tecniche di combattimento si fondono per dar vita a una danza ipnotica e atavica; è così che, lungo le varie tappe in giro per l’Europa, facciamo la conoscenza della giovane giapponese Meiyo Kijana, del napoletano Pietro Russo e della francese Rose, oltre a un variegato cast di comprimari. Degli strani combattenti, però, iniziano a comparire sulla scena: potenziati da componenti meccaniche, attirano l’attenzione dei tre, che decidono di mettersi in viaggio per la Città Marcia e giungere a capo di questa improvvisa intromissione. La località si trova oltre i confini occidentali della Russia, e una minacciosa organizzazione richiama l’interesse di chi è disposto a sottoporsi a pericolosi interventi pur di primeggiare nei tornei. Lungo l'impervio percorso, non è solo la curiosità e l’altruismo a guidare i protagonisti, animati da motivazioni diverse: Meiyo è alla ricerca di suo padre, mentre Pietro vuole delle risposte circa il destino del suo amico Daniele.

Tradizione, onore e azione si fondono così in un’avventura vibrante, che senza troppe pretese si pone un unico obiettivo: intrattenere. Per quanto Federici fornisca la giusta profondità ai personaggi, la sceneggiatura non è tra le più originali e risulta sostanzialmente priva di colpi di scena. Non manca il tentativo di disseminare lungo il percorso approfondimenti o richiami alle tradizioni locali dei protagonisti, ma risultano blandi e poco convincenti. Va detto che tutto ciò non inficia la resa globale dell’opera, che risulta una lettura piacevole, improntata sulla frenesia degli eventi e sulla spettacolarità dei match.

Si avverte chiaramente tra le pagine di The Kabuki Fight - Alpha l’influenza dei videogame, in particolare dei picchiaduro, nella costruzione di una trama semplice e immediata: una sequenza di scontri che progressivamente conduce al combattimento finale. L’immaginario a cui Federici fa riferimento è dunque quello videoludico, e sono diversi gli omaggi ai cabinati delle coin-op - su tutti Street Fighter - richiamati anche dal character design.

Dinamico e avvincente: queste sono le caratteristiche peculiari di questo fumetto, supportato da tavole montate con un ritmo serrato, sempre pronte a catturare l’energia degli scontri. In tal senso, il lavoro di Federici è notevole: la costante ricerca della giusta inquadratura produce immagini in grado di esaltare le sequenze d'azione ipercinetiche.

I colori di Valentina Pinto, inoltre, accompagnano ogni fase di The Kabuki Fight con soluzioni che non appesantiscono il fluire dello storytelling e ne valorizzano le dinamiche. Viste le esperienze personali dei due giovani artisti, la professionalità e la resa generale dell'opera non rappresentano una sorpresa: il sodalizio funziona molto bene e le ottanta pagine di questa storia lo dimostrano chiaramente.

Noise Press si dimostra ancora una volta una realtà attenta a valorizzare giovani artisti di grande prospettiva. The Kabuki Fight - Alpha, proprio come A Sort of Fairytale e The Steams, è la conferma di come si possano realizzare opere stimolanti e gradevoli che nulla hanno da invidiare a quelle sfornate da case editrici più blasonate. La speranza è che esperimenti del genere possano continuare, ancora e ancora.

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