The Harder They Fall, la recensione

The Harder They Fall sembra voler dire il più possibile sul western come genere, sui suoi diversi stili e periodi, senza preoccuparsi di raccontare la sua storia particolare.

Condividi
The Harder They Fall, la recensione

In tutto finzionale ma ispirato a personaggi realmente esistiti (e mai raccontati) della frontiera americana: il western totalmente black The Harder They Fall si presenta subito così, in bilico tra un originale e una copia, tra un prototipo e una variante, tra la verità e la finzione, in nome di un rimescolamento indifferenziato dove passato e presente (della storia e del cinema) si rincorrono all’infinito. È un loop cinematografico potenzialmente senza fine.

Questo vale per la trama stessa del film - dove un protagonista leoniano cerca vendetta ma abbandona ogni certezza sulla sua esistenza, tornando al punto di partenza - ma soprattutto per la spinta poetica e stilistica di Jeymes Samuel, qui al suo esordio al lungometraggio, che tra l’epica appunto di Leone, il pulp di Peckinpah e soprattutto il pastiche di Tarantino (e di pari passo la blaxploitation) non fa che accumulare indistintamente riferimenti e suggestioni.

Il risultato è contraddittorio, a volte piacevolmente caotico ma il più delle volte troppo confuso su che direzione voglia intraprendere. È un po’ come se The Harder They Fall volesse dire il più possibile sul western come genere, sui suoi diversi stili e periodi, senza preoccuparsi di raccontare la sua di storia. Per quanto infatti la vicenda del giovane fuorilegge Nat Love (Jonathan Majors) e il viaggio che questo compie con la sua banda per uccidere il malvagio Rufus Buck (Idris Elba) funzionino in modo perfettamente lineare, la lunga visione di The Harder They Fall semplicemente non funziona né a livello di empatia né, soprattutto, di costruzione di un proprio immaginario, di una propria epica.

Il film infatti dichiaratamente vuole rileggere la Storia per approdare a una prospettiva finalmente afroamericana di quel periodo, rivendicare un’epica e un immaginario tradizionalmente appannaggio dei bianchi, ma tutto questo aspetto apparentemente cruciale nel film non viene mai approfondito o discusso. In fin dei conti, la blackness è solo un aspetto superficiale con il quale a Jeymes Samuel non interessa giocare nemmeno ironicamente. Per quanto il film cerchi di essere spesso ironico, con momenti anche comici messi qua e là e un tono a volte “coeniano”, l’unico momento in cui il film opera appunto criticamente in quel senso è quando i personaggi, giungendo in una città dei bianchi, arrivano in una città letteralmente tutta dipinta di bianco.

Molto più originale a parole che nei fatti, The Harder They Fall è costantemente oltre il limite che divide l’omaggio dalla copia spietata, soprattutto nei confronti di Tarantino: da questo prende infatti in modo palese, dalla caratterizzazione del protagonista passando per intere scene, personaggi, inquadrature specifiche. In questo mix dal ritmo altalenante, in cui eppure resistono con grande dignità sequenze totalmente soddisfacenti e divertenti (quella dello scontro a Redwood, che è pensata e montata in modo praticamente perfetto in un montaggio alternato all’ultimo cazzotto e all’ultima pallottola), alla fine dei conti non ne viene fuori qualcosa di sinceramente personale, che racconti Jeymes Samuel e nessun altro. L’arma a doppio taglio del citazionismo e della cinefilia lascia qui un segno idelebile, poiché imbracciata “al contrario” e senza un obiettivo preciso a cui giungere.

Se recitazione e dialoghi spesso lasciano desiderare e innalzano Idris Elba e Regina King come i soli interpreti capaci di resistere ai continui scossoni provocati da Samuel, la colonna sonora curata da Jay-Z (qui anche produttore) e Samuel stesso (che è, infatti, prima che regista un musicista e compositore - in arte The Bullitts) è forse l’aspetto più positivo, l’unico “luogo” dove l’estetica del mix funziona da collante e da spinta epica per le scene, saltando dall’hip hop ai sound caraibici, da echi morriconiani a sonorità jazz passando per l’R&B.

Siete d’accordo con la nostra recensione di The Harder They Fall? Scrivetelo nei commenti!

Vi ricordiamo che BadTaste è anche su Twitch!

Continua a leggere su BadTaste