The Good Doctor 2×09 “Empathy”: recap e commento

La nostra recensione del nono episodio della seconda stagione di The Good Doctor intitolato Empathy

Condividi
Spoiler Alert
Empathy, l'episodio di The Good Doctor che precede il midseason finale della prossima settimana, presenta forse uno dei casi più difficili e moralmente provocatori che abbiamo visto nella serie, con Morgan e Claire alle prese con un paziente di nome George che cerca di combattere in tutti i modi la propria devianza sessuale arrivando persino ad uccidersi quando non troverà presso l'ospedale l'aiuto che sperava di avere.

Dopo un primo tentativo di nascondere il suo vero problema, George finirà per confessare di provare attrazione nei confronti dei bambini e di aver provato di tutto per fermare questo insano desiderio. Non potendo però più prendere i medicinali che lo inibivano sessualmente e che l'hanno portato ad essere ricoverato, rischiando la vita, l'uomo arriva ad accoltellarsi nella speranza di creare abbastanza danni da essere castrato chirurgicamente, una soluzione che però non potrà essere adottata per una questione etica che impedisce all'ospedale di rimuovere un organo che può essere ancora salvato.
Il problema di George, peraltro, non è solo pratico, l'uomo - sebbene nessuno abbia davvero avuto modo di verificarlo - dice ai suoi dottori di non aver mai toccato nessun bambino e di voler evitare di commettere un simile crimine, motivo per cui l'approccio di Morgan e Claire sarà completamente diverso: la prima non esiterà infatti a ritenerlo un pedofilo, caldeggiando l'idea dell'intervento, mentre la posizione della seconda sarà decisamente meno aggressiva. Claire è convinta che dove non sia stato commesso ancora un crimine, non debba esistere nemmeno una punizione e cerca in tutti modi di trovare una soluzione alternativa al problema che si concluderà definitivamente quando George si ucciderà davanti alle due dottoresse, lasciando che un'ambulanza lo investa pur di non cedere ai suoi impulsi sessuali.
Nonostante il tema sia, per sua stessa natura, particolarmente delicato, gli autori lo affrontano dando però per scontato che la castrazione (chimica o chirurgica che sia) risolva davvero il problema della pedofilia, quando è in realtà provato che non è così e che questa devianza sessuale risiede nella mente, il che significa che un pedofilo potrebbe comunque fare del male ad un bambino anche se impossibilitato fisicamente a portare a compimento l'atto sessuale.

In quanto alla questione dell'empatia e dell'impossibilità di Shaun di provarla a causa, come spiega lui stesso, dell'alterazione dei neuroni specchio responsabili della capacità di un individuo di mettersi nei panni di un altro, percependone e comprendendone le emozioni, il dottor Murphy dimostrerà come non ne sia davvero del tutto privo e possa sicuramente imparare a gestire ciò che sente. Nonostante quasi tutto l'episodio sembri infatti dedicato alla sua incapacità di relazionarsi con gli altri - dal modo in cui chiede al dottor Glassman di consegnargli la propria patente a quello con cui tratta il suo paziente Billy - tutto ciò che gli accade culminerà nella sua decisione di imparare a guidare per il solo fatto di poter così accompagnare un Aaron, privato della sua patente e dell'indipendenza, a fare le sue sedute di chemioterapia, avendo capito perfettamente cosa il suo mentore ed amico stia provando e come si senta sconfortato e probabilmente spaventato all'idea di dover rinunciare a cose che prima dava per scontate nella vita.

Uno degli aspetti più commoventi del protagonista della serie risiede proprio nell'approccio logico con cui affronta i problemi che gli si presentano, come quando chiede ai suoi colleghi se un l'empatia sia necessaria per essere un buon medico e concluda, almeno inizialmente, che - a causa della sua condizione - potrebbe non riuscire mai ad essere un bravo dottore, come inizialmente è convinto di non poter guidare un auto fino a che Lea non gli dimostrerà il contrario.

Gli autori tornano infine sulla questione della nomina del nuovo primario di Chirurgia e, dopo aver quasi fatto scoppiare una guerra intestina tra il dottor Melendez e la dottoressa Lim, il dottor Andrew deciderà di tenere il titolo per sé e servire sia nel ruolo di Presidente del San Jose St. Bonaventure, che di primario.

Il finale di metà stagione di The Good Doctor, intitolato Quarantine, andrà in onda negli Stati Uniti lunedì 3 dicembre sulla ABC.

Continua a leggere su BadTaste