The Good Doctor 2×08 “Stories”: recap e commento

La nostra recensione dell'ottavo episodio della seconda stagione di The Good Doctor intitolato Stories

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Spoiler Alert
In Stories, ottavo episodio della seconda stagione di The Good Doctor, vengono affrontati due casi molto interessanti e finalmente, anche solo per un breve momento, gli autori mettono a confronto Shaun e Aaron, le cui condizioni continuano a destare preoccupazione e la cui situazione potrebbe essere persino peggiore della morte per un uomo dello stampo del dottor Glassman.

Nel primo caso, Shaun e Claire si occupano di una donna di nome Dawn che arriva in pronto soccorso con il marito Todd in seguito ad un incidente d'auto, a causa del quale perde il bambino che aspettava. La notizia arriva però come un fulmine a ciel sereno per il marito, che aveva fatto 10 anni prima una vasectomia e che non poteva quindi essere il padre del nascituro e la rivelazione diventa solo una delle molte scioccanti verità che l'uomo apprenderà sulla moglie che, a causa di un tumore, ha perso completamente le proprie inibizioni, tradito ripetutamente il consorte e dilapidato quasi interamente i beni di famiglia, dando i loro risparmi in donazione. Nonostante le comprensibili difficoltà a perdonare la moglie, Todd finirà per accettare il fatto che la malattia che aveva ha davvero spinto la moglie a prendere decisioni che altrimenti non avrebbe mai preso e che il loro matrimonio merita di essere salvato.

Il secondo caso, che vede invece protagonisti Morgan ReznickAlex Park è molto attuale, sia negli Stati Uniti che nel nostro paese ed affronta le condizioni di un giovane paziente di nome Finn, i cui genitori hanno deciso di non vaccinarlo e dei conflitti che questa decisione porterà nella coppia una volta che la madre, senza informare il marito, chiederà al dottor Park di somministrare al figlio i vaccini, mettendo così a rischio il proprio matrimonio. La parte più interessante di questa storyline è quella che ci rivela ulteriori dettagli sul passato di Alex Park il quale inizialmente "ruba" una confidenza fattagli dalla sua collega Morgan per convincere i genitori di Finn della necessità di vaccinare il figlio, riuscendo in parte nel suo intento. Quando però scoprirà di aver creato una spaccatura nella coppia, cercherà di recuperare parlando con il padre e condividendo parte della sua stessa storia, all quale però l'uomo non crederà, accusandolo di inventare racconti ad hoc con il fine di convincere le persone a fare ciò che lui crede sia meglio per i propri pazienti.
Ciò che si trae dal racconto di Alex è che sua moglie debba averlo tradito e che questo debba aver portato ad una drastica rottura del matrimonio, di cui lui si sente in parte responsabile e che ha condotto addirittura il medico a non avere più rapporti con i suoi stessi figli.

Per quanto concerne invece il dottor Glassman, Aaron ha seri problemi ad accettare la possibilità di stare lentamente perdendo la memoria e rifiuta qualsiasi suggerimento da parte della sua oncologa di fare ulteriori esami per capire cosa gli stia succedendo, finendo però (finalmente!) per chiedere l'aiuto di Shaun.
La reazione stessa di Shaun è molto interessante, perché il ragazzo sembra inizialmente rifiutare l'idea di accettare che il suo mentore possa davvero avere problemi di memoria in seguito all'intervento subito, come fa lo stesso Glassman. Quando capisce tuttavia di essere l'unica persona a cui il suo amico non rifiuta di mostrare la propria debolezza, interviene, dicendogli senza vie di mezzo la verità: la sua memoria lo sta davvero lasciando e le conseguenze, per un uomo orgoglioso e che ha fatto della sua carriera la propria ragione di vita, potrebbero essere quasi più devastanti della morte stessa.
Cosa significherebbe per Aaron non poter più tornare ad operare? Cosa vuol dire per un uomo perdere la propria storia? E soprattutto, in che modo Shaun reagirà a questa verità e come farà a stare vicino al suo amico e mentore quando l'empatia è qualcosa che per lui è tanto difficile mostrare o anche solo sentire?

Stories pone anche fine, in maniera piuttosto discutibile, al conflitto tra il dottor Melendez e Claire, quando il dottor Andrew interviene messo in allarme circa la possibilità che due dottorandi di colore lascino l'ospedale e le conseguenze negative che questo fatto potrebbe avere sulla struttura.
La posizione di Claire e del suo superiore sono infatti piuttosto chiare: entrambi sono convinti di avere ragione e nessuno dei due vuole cedere dalla proprie posizioni, ma la dottoressa Browne decide di fornire una scappatoia a Neil quando finge di scusarsi con lui, dicendogli chiaramente che in realtà non è affatto pentita, per non metterlo in una posizione più difficile di quella in cui già non sia e chiudere così la faccenda ottenendo di tornare a far parte del suo team.
Sebbene Claire, in questo caso, dimostri di aver imparato ad essere più determinata, la sensazione è che le abbiano concesso di vincere una battaglia nella quale, in realtà, non meritava di prevalere. Consigliare di seguire uno studio senza alcun valore scientifico è stato sbagliato da parte sua e mettere in discussione l'esperienza del suo superiore rispetto alla propria, è stata una decisione ancora più discutibile. La lezione che Claire avrebbe dovuto imparare non è quindi essere più risoluta a prescindere dal caso che affronta, ma anche essere capace di distinguere quando portare avanti le proprie battaglie e quando non farlo, fidandosi della maggiore esperienza dei suoi superiori e delle persone che devono insegnarle questo complesso mestiere, cosa che, in questa circostanza, purtroppo, non avviene.

La seconda stagione di The Good Doctor va in onda negli Stati Uniti ogni lunedì sulla ABC.

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