The Good Doctor 2×06 “Two-Ply (or Not Two-Ply)”: recap e commento
La nostra recensione del sesto episodio della seconda stagione di The Good Doctor intitolato Two-Ply (or Not Two-Ply)
Il caso di cui Morgan si occupa nell'episodio ha però il ruolo di scuotere finalmente, ed almeno in parte, le sue granitiche certezze, mettendola sulla strada della giovane Jas, una talentuosa violinista appassionata di musica tanto quanto lei lo è del suo lavoro, che arriva in pronto soccorso con un'infezione al dito che Shuan riconosce quasi da subito come fascite necrotizzante. Non fidandosi della diagnosi del suo collega e decisa ad evitare di compromettere la carriera della paziente amputandole il dito, Morgan finirà per perdere del tempo prezioso, tempo che costerà a Jas l'intero braccio quando la diagnosi di Shaun sarà invece confermata. La Reznick è evidentemente toccata dalla storia della paziente, nella quale rivede se stessa, e dalla sua passione, ma la giovane musicista pagherà a caro prezzo l'indecisione della dottoressa, un errore di valutazione del quale Morgan sarà dolorosamente consapevole, ma dal quale - in parte - cercherà di liberarsi dicendo al dottor Melendez come stesse solo cercando la soluzione meno traumatica per Jas, al contrario di Shaun, la cui pronta diagnosi non ha tenuto affatto conto dell'impatto psicologico della notizia sulla paziente. La questione viene sostanzialmente portata nuovamente su un piano che, per ovvi motivi, riguarda Shaun molto da vicino: in caso di malattia è più importante avere di fronte un medico umano e compassionevole o freddo, ma risolutivo?
La sua paziente è infatti la giovane Riley (Caitlin Carmichael) i cui genitori, recentemente separati, sono convinti che la figlia finga di star male per attirare la loro attenzione. Nonostante tutta una serie di esami, che risulteranno negativi, Claire non demorderà ed insisterà, con il supporto di Alex Park, per operarla, per scoprire che un minuscolo pezzo di Lego le era entrato nei polmoni rischiando di ucciderla e che i suoi sintomi non erano quindi affatto immaginari. Nonostante Melendez si complimenti con lei per il successo appena ottenuto e per la caparbietà con la quale ha voluto credere alla sua paziente, salvandole la vita, Claire non riesce a scusarsi con il suo superiore per l'errore di giudizio commesso nella scorsa puntata, continuando così a mettere a rischio la propria posizione all'interno dell'ospedale.
Nel frattempo Shaun e Lea si godono la loro nuova casa, ma non tutto va come preventivato.
Lea, infatti, si trova a dover affrontare le idiosincrasie del suo amico e le sue ferree regole di coabitazione, finendo per perdere la pazienza ed alzare la voce con uno sconvolto Shaun. Questa particolare storyline lascia tuttavia un po' perplessi, considerato soprattutto il fatto che i due convivevano già da qualche tempo e, tra l'altro, nello spazio decisamente più angusto e ristretto del primo appartamento di lui, ragione per cui non si capisce per quale motivo queste fissazioni, di cui teoricamente Lea avrebbe dovuto già essere a conoscenza, diventino invece una sorta di fulmine a ciel sereno che prende completamente alla sprovvista la giovane e rischia di mettere a repentaglio il loro rapporto, il tutto alla luce della necessità di insegnare al protagonista l'ennesima lezione, questa volta sul valore del compromesso.
Sebbene il livello della serie continui ad essere indiscutibilmente alto, grazie soprattutto alla magistrale interpretazione di Freddie Highmore, la sensazione generale è che - negli ultimi episodi - lo show si sia adagiato su uno standard meno elevato della prima stagione, affrontando casi meno avvincenti e producendo episodi filler, che nel complesso, finiscono però per rendere meno eccezionale lo show rispetto al suo debutto.
La seconda stagione di The Good Doctor va in onda negli Stati Uniti ogni lunedì sulla ABC.