The Gilded Age 1x01 "Never The New": la recensione

The Gilded Age ricostruisce, con godibile realismo e piacevole fedeltà, un'epoca fondamentale per la storia americana

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Spoiler Alert
La recensione del primo episodio della serie The Gilded Age, intitolato Never The New

Ideato anch'esso da Julian Fellowes, The Gilded Age nasce come un'idea di prequel dell'iconico Downton Abbey, un progetto che l'autore ha cercato di portare sullo schermo sin dal 2012, per poi essere riposto in un cassetto fino al suo passaggio dalla CBS alla HBO. La prima stagione dello show, che sarà composta di 9 puntate, ne introduce il tema, che altro non è che una sanguinosa guerra combattuta a forza di buone maniere e sorrisi serrati nella buona società di New York City.

Ambientata nella New York del 1882, la Gilded Age è  un periodo che deve il proprio nome all'omonimo romanzo scritto da Mark Twain e Charles Dudley Warner nel 1873, in cui gli autori si prendevano sostanzialmente gioco della società di Washington D.C. di quel tempo, attraverso caricature di reali personaggi politici, ricchi industriali e uomini di spicco della nobiltà.

"In questa casa riceviamo soli i vecchi, mai i nuovi"

L'episodio 1x01 di The Gilded Age introduce i suoi protagonisti dividendoli, appunto, in vecchi e nuovi ricchi, in coloro che comandavano da prima della Rivoluzione e le famiglie che sono arrivate dopo.
Le sorelle Agnes van Rhijn ed Ada Brook (Christine Baranski e Cynthia Nixon) fanno parte della prima categoria, assieme a famiglie come i Vanderbilt e gli Astor (un nome che magari avrete sentito fare tra le vittime dell'affondamento del Titanic, avvenuto un trentina di anni dopo). In Never The New le sorelle accoglieranno nella propria casa newyorkese la nipote Marian Brook (Louisa Jacobson), rimasta orfana e lasciata senza mezzi dal padre, un uomo molto amato dalla figlia, ma dal dubbio passato, abituato a sperperare il proprio ed il denaro della sua stessa famiglia.

Al terzetto si aggiunge la Signorina Peggy Scott (Denée Benton), un'afroamericana di Brooklyn, quando ancora non esisteva nessun ponte a collegarlo alla penisola di Manhattan, che aiuterà Marian in un momento di difficoltà e che il destino premierà con un'offerta di lavoro come segretaria da parte della severa Agnes. Nonostante la guerra di secessione sia finita da molto, sarà penosamente evidente come in molti, soprattutto tra il personale di casa van Rhijn, guardino con sospetto alla giovane ed aspirante scrittrice, che stringerà invece con Marian quello che sembra essere un rapporto di sincera amicizia, sempre considerando ovviamente i canoni del tempo.

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All'altro angolo del ring, invece, troviamo i Russell.
Bertha e George (Carrie Coon e Morgan Spector) si trasferiscono di fronte a casa van Rhijn dopo essersi fatti costruire un'opulenta abitazione che rivaleggi con quella dei loro nobili vicini, con una sola missione in mente, almeno così Bertha dimostrerà fin dalla sua prima apparizione nell'episodio 1x01 di The Gilded Age: entrare a far parte di quella stretta cerchia di persone che costituivano la New York bene, un gruppo che Ward McAllister (che appare nella serie interpretato da Nathan Lane) identificò coniando il termine de "i quattrocento", cioè il numero dei nobili invitati che andavano solitamente a riempire la sala da ballo degli Astor.

George Russell è un uomo d'affari senza scrupoli, che si è arricchito grazie alle ferrovie in un periodo in cui i treni accorciarono le distanze nel vastissimo territorio americano, mentre Bertha ha come unico desiderio quello di provare al mondo di avere diritto al suo posto nell'elite newyorkese, una missione a cui sente di dover dedicare ogni fibra del suo essere e che le costerà non poche delusioni.

The Gilded Age 1x01 introduce il mondo in cui vivono i protagonisti

Never The New è un episodio introduttivo, affatto noioso, nonostante la sua inusuale lunghezza (supera l'ora) che tende a soffermarsi più sull'incredibile set design dello show ed i suoi sontuosi costumi, che su un vero e proprio approfondimento dei personaggi, di cui scorgiamo tuttavia alcune caratteristiche.
Nonostante la sua apparente severità, per esempio, di Agnes (ormai vedova) viene rivelato come in gioventù, senza più i genitori, sia stata costretta al matrimonio dopo essersi trovata in ristrettezze economiche a causa del comportamento del fratello (il tanto disprezzato padre di Marian) e come il suo sposo fosse, per definizione della sorella, "un uomo con cui era meglio non trovarsi da soli in una stanza", suggerendo quindi un rapporto profondamente infelice, se non abusivo.
L'ingenua Ada nasconde invece un'inaspettata saggezza, così come la loro ribelle nipote dimostra di avere ancora molto da imparare dalla vita e dei delicati equilibri della società in cui viene introdotta.
Tra i Russel spicca invece indubbiamente Bertha con il suo cocente desiderio di scalare la gerarchia sociale come fosse una questione di vita o di morte, tanto da farle mettere da parte i suoi vecchi amici per una società che è invece decisa a tenerla a debita distanza, pur volendo tuttavia continuare ad avere ipocritamente accesso ai suoi soldi.

Nella superficialità di una ricca ed annoiata società e grazie ai costumi, all'ambientazione e all'uso del linguaggio, The Gilded Age ricostruisce con godibile realismo e piacevole fedeltà un'epoca fondamentale per la storia americana, che ha traghettato il Nuovo Continente fino all'era moderna e se amate i drammi in costume, l'opera di Fellowes certamente non vi deluderà.

The Gilded Age, che è già stato rinnovato per una seconda stagione, va in onda negli Stati Uniti su HBO mentre arriverà in Italia su Sky Serie a partire dal 21 marzo 2022.

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