The Gifted 1x06 "got your siX": la recensione

Non un procedurale, ma nemmeno una serie che vuole costruire un forte intreccio: questo è The Giffted

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Spoiler Alert
Al termine del primo blocco di cinque episodi, che ha segnato un punto d'arrivo per le varie storyline della serie, c'era una certa attesa nello scoprire in che modo The Gifted avrebbe rilanciato i propri conflitti. La serie della Fox ambientata nell'universo degli X-Men – ma rimane una certa confusione a questo proposito – tuttavia non risponde alla questione, o quantomeno la rimanda a data da destinarsi. Got your siX, sesta puntata della stagione, è quella che potrebbe definirsi bonariamente un filler mascherato da episodio d'approfondimento.

E se lo scopo doveva essere scavare nelle relazioni personali dei vari personaggi, avremmo anche potuto accettarlo. D'altra parte la puntata cade proprio nel cuore drammatico dell'intreccio, non riuscendo a giustificare pienamente il tempo trascorso con Reed e gli altri. Lo scopo qui è quello di aiutare la massa dei mutanti braccati a causa delle informazioni contenute in un ufficio federale a Baton Rouge. Reed, suo figlio Andy ed Eclipse si mettono dunque in viaggio. Solito monito di Caitlin che mette in guardia marito e figli sui pericoli della missione – ci mancherebbe altro, ma è uno scambio a cui abbiamo assistito più e più volte a qusto punto – e si parte verso l'ignoto.

Ora, l'intera impostazione dell'episodio segue quanto avevamo già sperimentato la scorsa settimana. C'è una storyline principale, quella in cui i personaggi hanno l'obiettivo più importante e sono quindi maggiormente esposti al pericolo, e quindi il corollario di storyline d'appoggio poco importanti e necessarie a creare minutaggio. The Gifted non è un procedurale, almeno a quanto ci risulta e in base a ciò che abbiamo visto finora. Non vuole esserlo e, a dirla tutta, non dovrebbe nemmeno esserlo se vuole trovare una ragion d'essere. Eppure una scrittura di questo tipo, che non gioca sull'intreccio di lungo periodo, ma si limita a navigare a vista puntando su piccoli conflitti episodici, spinge tutta la serie su quel versante.

Ci sono dialoghi tra padre e figlio, sbocciano altre pulsioni amorose, ma tutto cade più nella necessità inevitabile che nella capacità di narrare piacevolmente. E poi ci sarà il piccolo disaccordo su Polaris e Caitlin sull'educazione dei giovani mutanti. È sconfortante al sesto episodio dover buttare sul tavolo situazioni pretestuose di tal genere per dare una ragion d'essere ai personaggi in scena. Ecco, nulla impedirebbe a The Gifted di trovare un senso come puro intrattenimento, ma al tempo stesso finora la serie si è orientata a metà tra qualcosa di family-oriented che però strizza l'occhio al pubblico che, normalmente, conosce gli X-Men e vuole vedere qualcosa di correlato.

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