The Gifted 1x03 "eXodus": la recensione

La recensione del terzo episodio di The Gifted, intitolato eXodus, in cui seguiamo ancora i mutanti in cerca di un rifugio sicuro

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Spoiler Alert
Ancora un ritmo abbastanza veloce per The Gifted, nel terzo episodio della serie sui mutanti in onda su Fox. Il gruppo, anzi i gruppi dato che rimane la tripartizione delle storyline principali, rimangono alla ricerca di un equilibrio che li possa tutelare dalla caccia serrata delle sentinelle. Se questo frena ogni spiegazione circa il grande obiettivo stagionale, a meno che questa storia di fuga non sia già il cuore della storia, al tempo stesso si conoscono meglio i personaggi della storia. L'episodio, intitolato eXodus, come da titolo spinge la famiglia Strucker e i mutanti lontani dal proprio rifugio, alla ricerca di volti amici.

Ma sono mani tese nel buio che spesso non troveranno nessuno ad accoglierle. Lo capisce Caitlin, nel momento in cui cerca aiuto dal fratello, solo per ricevere un mezzo rifiuto. E non è tanto la negazione dell'aiuto in sé, quanto la presa di coscienza che lo svelamento dei poteri dei suoi figli ha alzato un muro di diffidenza tra loro e tutti i loro cari, amici compresi. Infine qualcuno farà la scelta giusta, o tenterà di farla, ma come sempre il mondo degli X-Men rimane veicolo per parlare di pregiudizio e paura, e anche in questo caso nulla cambia. Allora è interessante proiettare le conseguenze di quella paura su chi la subisce, in particolare su Andy.

Dove Lauren ha compreso da tempo la natura dei propri poteri e ha imparato a controllarli in silenzio, contando solo sulle proprie forze, al tempo stesso Andy è in una situazione nuova, pericolosa, con persone che non conosce del tutto. La sua rabbia è la stessa vista in molti film della saga da parte dei villain che reagiscono alle offese e alle umiliazioni. Ma la storia allarga lo sguardo anche agli altri mutanti del gruppo, in particolare su Clarice, che inizia a riprendersi dopo i problemi con i suoi poteri della scorsa settimana. Grazie a Dreamer, la mutante troverà nuove motivazioni, ma la scrittura probabilmente tornerà su questo data la natura artificiosa dei ricordi.

Lorna e Reed rimangono al tempo stesso bloccati nelle rispettive storyline, ma come già il titolo lasciava supporre, questo episodio non era dedicato a loro. The Gifted non fa nulla di particolarmente sbagliato, ma al tempo stesso suona come un'imitazione di qualcosa già visto molte volte, e meglio, al cinema. Sono strutture, temi, personaggi che già conosciamo, anche se non con questi nomi, e la serie di Matt Nix fatica a costruire una propria identità.

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