The Forgotten Sanctum, la terza espansione di Pillars of Eternity II: Deadfire - Recensione
La recensione di The Forgotten Sanctum, terza espansione di Pillars of Eternity II: Deadfire
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[caption id="attachment_192333" align="aligncenter" width="1920"] La nuova ambientazione è composta da luoghi molto particolari e diversi tra loro[/caption]
Ben costruito lo è invece The Forgotten Sanctum dal punto di vista dell'esperienza ruolistica, che non è dominata dal solo combattimento (a meno che non si desideri proprio segnare la propria via con una scia di sangue e cadaveri, ovviamente). Intere sezioni sono risolvibili senza sferrare un solo colpo, sfruttano le peculiarità di un party che sicuramente sarà ben livellato, essendo infatti l'avventura accessibile solo nelle fasi finali della storia principale. Alcune situazioni e enigmi hanno requisiti molto elevati, in termini di punti abilità in una determinata caratteristica. Quando si tratta di menare le mani, comunque, gli avversari non si tirano per niente indietro, alcuni degli scontri che in maniera obbligatoria occorrerà affrontare sono tra i più impegnativi di tutta la produzione, gioco principale compreso. Coinvolgendo la storia il Circolo degli Arcimaghi ed essendo ambientata in un luogo strano e inquietante la magia sarà spesso il miglior modo per risolverli a proprio favore, non è un caso che i membri del party consigliati per la missione siano Aloth e Fassina.
[caption id="attachment_192334" align="aligncenter" width="1920"] Alcuni scontri saranno molto impegnativi. E ripugnanti[/caption]
Per concludere, è facile il giudizio sul terzo DLC di Pillars of Eternity II: Deadfire, estendibile a tutto il blocco dei contenuti aggiuntivi. La scelta da parte di Obsidian di raccontare tre storie più piccole, a fronte dell'espansione in due parti del primo capitolo, non ha probabilmente dato i frutti sperati, l'impressione è che Beast of Winter fosse stata pensata come più vasta e in seguito ristretta, perché comunque è la più compiuta delle tre, e che le altre siano state pensate successivamente. Fungono, ad ogni modo, come gradevole corollario ad un'avventura già molto densa a livello di contenuti; non l'arricchiscono in maniera evidente, ma son comunque un apprezzabile, ma non imprescindibile, di più.