The Flash 9x13: la recensione del finale di serie

Nonostante dire addio non sia mai facile, il finale di serie di The Flash è troppo sbrigativo ed enfatico per essere considerato un buon episodio

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Concludere una serie non è mai un compito facile, come dimostra il finale di serie di The Flash che appare talmente sottotono, nonostante il grande ritorno di così tanti iconici antagonisti del velocista scarlatto, da domandarsi seriamente quanto il fatto che Grant Gustin abbia avuto il Covid durante le ultime settimane di riprese, abbia influito su questo episodio, conducendo a fare forse drastici cambiamenti nel finale intitolato A New World, Part Four.

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Nel complesso la storyline che si estende per 4 episodi non sarebbe stata poi così terribile: riportato in vita dalla Forza della Velocità Negativa, nel finale di serie di The Flash, Eddie Thawne decide di accettare il suo ruolo di avatar e riprendersi la vita di eroe, accanto ad Iris che, ormai ne è convinto, gli è stata rubata da Barry Allen. Per sconfigge colui che ritiene quindi il suo nemico, non solo Eddie deciderà di compiere il suo destino diventando Cobalt Blue, ma riporterà anche in vita Zoom, Savitar, Godspeed e l'Antiflash per affrontare tutti i membri del Team Flash mentre Iris, relegata in ospedale ed ormai vicinissima al parto, si tiene lontana dalla battaglia.

Da qui in avanti quello che accade nel finale di serie di The Flash appare piuttosto assurdo, con una sola eccezione.

Quando il Team Flash, Nora compresa, si ritrova di fronte a questa Legione di Velocisti richiamata dall'Avatar della Forza della Velocità Negativa, si separa per affrontarli singolarmente e mentre Barry se la vede con Eddie, che verrà sconfitto con le parole più che che con la forza, come da copione per questo supereroe televisivo, Nora si batte contro Savitar. In uno scontro che è un un evidente omaggio alla trama che ha visto protagonista Iris nella 3^ stagione, Nora viene trafitta come la madre dal Dio della Velocità, ma riesce a salvarsi senza troppe difficoltà facendo vibrare le molecole del proprio corpo ed evitando così di venire uccisa. Anche se tutto accade in maniera un po' sbrigativa, rispetto a ciò che vedremo dopo è forse l'unico degli scontri ad avere un minimo senso.

Ad affrontare Godspeed, invece, sarà Cecile che, armata di poteri che non le abbiamo mai visto usare prima, compresa apparentemente la capacità di volare, riesce a sconfiggere con sorprendente facilità il velocista, nonostante si sdoppi in molteplici avatar come gli abbiamo già visto fare in precedenza.

L'Antiflash, per quanto il ritorno di Tom Cavanagh sia gradito, decide di prendersela inspiegabilmente con Chester, l'unico del Team Flash a non avere poteri (o così almeno credevamo!) e dopo averlo apparentemente ucciso viene sconfitto da Allegra che, di nuovo, tira fuori dal cilindro per l'occasione dei poteri che non ha mai avuto prima.

A Khione, infine, verrà lasciato il compito di affrontare Zoom ed anche in questo caso quanto accade è sbrigativo e mal gestito. Se solo si considera che Teddy Sears ha davvero dichiarato che non vedeva l'ora di tornare nella serie nei panni di Zoom, ma con il giusto materiale per le mani, non ci spieghiamo come essere sconfitto in pochi secondi da un personaggio dei cui poteri non sappiamo sostanzialmente nulla e che in pochissimo tempo è stato elevato al livello di un Dio, possa essere considerato degno del personaggio. Nella scena dello scontro, in cui Khione e Chillblaine fronteggiano insieme Zoom, il secondo non fa assolutamente nulla, se non emettere una ridicola smorfia finale, come se avesse preso davvero parte ad un combattimento che a malapena c'è stato.

In sostanza il problema del finale di serie di The Flash, che è poi uno dei più grandi difetti dello show, è la decisione di concentrare l'azione in un solo episodio ed in maniera inevitabilmente sbrigativa. Al protagonista della serie ci sono volute intere stagioni per liberarsi di personaggi che, proprio sul finale, vengono sconfitti in pochi secondi da eroi che usano poteri mai visti prima, il che non sembra il modo giusto per omaggiare The Flash. Per quanto, infatti, agli autori di questa serie sia sempre piaciuto il termine "level up" per quanto concerneva Barry ed i suoi poteri, cioè salire di livello, il migliorarsi, quello che vediamo in questo specifico episodio è semplicemente sciocco. Per quanto ci venga suggerito fin da subito di credere nell'impossibile, c'è veramente un limite a tutto, persino in una storia di supereroi.

Un altro aspetto di cui vale la pena parlare, che però in parte ci spieghiamo per ragioni di budget, è come sarebbe stato molto più efficace unire insieme tutti questi nemici molto prima, dando l'opportunità agli attori di sviluppare una relazione tra di loro, fosse anche basata sulla competitività. Una delle scene più riuscite, non per nulla, è proprio quella in cui i velocisti e acerrimi nemici di Barry si incontrano per la prima volta ed immancabilmente si mettono a discutere su chi, tra loro, sia degno di essere considerato il vero Dio della Velocità.

Il finale di serie di The Flash, nel complesso, per le ragioni di cui sopra ed i molti discorsi di commiato, di incoraggiamento, brindisi, proposte di matrimonio e nascite, risulta abbastanza enfatico, e questo ce lo aspettavamo, ma davvero troppo superficiale nel modo in cui al Team Flash viene concessa la sua ultima, gloriosa, vittoria.

CHI SONO I NUOVI FLASH

In omaggio al concetto che per questa serie, The Flash non è mai stata solo una persona, ma un gruppo coeso di eroi, il finale di serie si conclude con Barry che decide di condividere i propri poter con tre eletti, scegliendoli come eredi, personaggi che appariranno proprio negli ultimi fotogrammi.

Avery Ho (Piper Curda) che nei fumetti è il Flash cinese, è apparsa per la prima volta sulla carta stampata nel 2016, mentre nella serie è stata introdotta nell'8^ stagione, nell'episodio Obsessive Impulsive Disorder ed è tornata in The Man in the Yellow Tie, sempre nel ruolo di una scienziata che lavora presso i Fast Track Labs.

Max Mercury (Trevor Carroll), un personaggio che risale alla Golden Age e che è da molti considerato il primo velocista, che è stato riportato in auge da Mark Waid nel 1990 nel ruolo di mentore per Bart Allen è anch'esso stato già citato nello show. Il personaggio, il cui volto non era mai stato mostrato, viene menzionato in Into the Speed Force da Barry stesso quando rivela di aver visto i volti di alcune persone che gli saranno vicine in diversi momenti della vita, tra cui cita appunto un certo Max.

Infine Jess Chambers, alias Jesse Quick, (Hana Destiny Huggins) introdotta in Future State, una storyline pubblicata dalla DC nel 2021 e presente anche in Multiverse: Teen Justice, è un personaggio non binario che non è mai stato citato nello show ed è originario di Terra-11. Nel suo pianeta Jess Chambers è un membro della Teen Justice.

The CW ha trasmesso il finale di serie di The Flash mercoledì 24 maggio, la stagione 9 è ancora inedita in Italia.

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