The Flash 7x11 "Family Matters, Part 2": la recensione

The Flash 7x11 "Family Matters, Part 2": la recensione

Nonostante Family Matters Part 2 si concluda con un riferimento ad Impulse, il futuro figlio di Iris e Barry, l'idea che i due possano diventare genitori proprio dopo le premesse della storyline che si è appena conclusa non depone esattamente a loro favore.

• LEGGI - The Flash 7×10 “Family Matters, Part 1”: la recensione

La fine di questa prima parte di stagione è un vero pasticcio dal punto di vista narrativo, in cui gli eventi si susseguono in maniera inutilmente intricata, lasciando poco spazio ad una spiegazione razionale, nella misura in cui si possa parlare di razionalità in una serie ispirata a dei fumetti.

Dopo il cliffhanger della scorsa settimana, l'episodio 7x11 di The Flash riprende da dove eravamo rimasti e rivela che la morte di Iris, Fuerza e Psych era solo un'illusione creata da Bashir per ingannare Nora. La strategia di difesa, però, durerà poco e Barry, al fine di proteggere quelli che la serie insiste a definire "i suoi figli", decide di portare Bashir, Alex ed Iris nel passato, perché trovino riparo nella defunta Forza della Velocità, in cui Nora non può rintracciarli. Il piano a cui avevano tutti acconsentito viene tuttavia rapidamente disfatto dalla stessa prole dei protagonisti che, ingannando Iris, torna nel presente per affrontare la Forza della Velocità.

Tutto l'episodio continua poi su questa stessa falsa riga, con una serie di eventi che accadono e vengono immediatamente ritrattati senza un vero senso logico. Per un attimo, per esempio, mentre una terribile tempesta di lampi minaccia tutti i cittadini di Central City, gli autori sembrano dare l'impressione che il nemico da sconfiggere non sia più Nora, quando quest'ultima rivela a Barry che i veri responsabili sono Dion, Bashir e Alexa, ma subito dopo la personificazione della Forza della Velocità torna ad essere il nemico da sconfiggere e Barry ed i suoi figli la affrontano uniti per impedirle di distruggere la città. Le motivazioni di Nora, in tutto questo, continuano ad essere piuttosto nebulose e mai davvero esplicitate ed anche questa storyline si conclude con l'ennesimo discorso accorato di Barry che riesce a convincere Nora a tornare sui suoi passi.

Che questa sia la serie più emozionale dell'Arrowverse non è un gran mistero, non per nulla Barry Allen è stato scelto come campione dell'amore ai tempi di Crisi sulle Terre Infinite, ma in questa stagione, ed in particolare in questo episodio 7x11 di The Flash, il livello di sentimentalismo raggiunge i livelli di guardia, dando l'impressione che gli autori abbiano dimenticato che i protagonisti dello show sono anche dei supereroi capaci anche di combattere e non solo di uccidere di sfinire con stucchevoli i loro nemici.

Un discorso a parte meritano gli effetti speciali dell'episodio, per buona parte tanto terribili quanto la sua sceneggiatura, soprattutto durante la breve permanenza dei protagonisti all'interno della Forza della Velocità nello scontro finale. E proprio dove sembrava che l'episodio si potesse riscattare, con Dion che riesce a confinare Nora in un'isolata Central City, con un'affascinante ripresa aerea di una Vancouver completamente deserta (fatta probabilmente ai tempi del lockdown per il coronavirus), il tutto viene disfatto da un terribile effetto bidimensionale dell'attrice che interpreta Nora che si trova palesemente in primo piano contro un green screen su cui sono proiettate le immagini della città.

Il B-plot dell'episodio è invece dedicato a Frost che, fuggita di prigione dopo che la tempesta di lampi distrugge una parte di Iron Heights facilitando la fuga di molti metaumani tenuti lì prigionieri, aiuta le autorità a recuperare i fuggiaschi salvando molte vite e per questo si guadagna gli arresti domiciliari, oltre a scoprirsi particolarmente attratta da Chillblaine.

Il 12° episodio della 7^ stagione di The Flash, intitolato Good-Bye Vibrations, andrà in onda negli Stati Uniti martedì 8 giugno su The CW: La serie è trasmessa in Italia su Premium Action.