The Flash 6x12 "A Girl Named Sue": la recensione
Ogni trama toccata dalla 2^ parte di stagione di The Flash sta lentamente rivelando punti in comune con la misteriosa organizzazione denominata Black Hole
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In una stagione in cui il personaggio di Ralph (Hartley Sawyer) è stato molto nelle retrovie, diventa un piacere vedere un episodio incentrato sull'eccentrico Elongated Man, che - nell'esercizio delle sue funzioni professionali - porta nella serie un'atmosfera che omaggia sottilmente ed ironicamente i detective movie anni Cinquanta.
Quando la ragazza gli confessa di essere in fuga da un ex fidanzato violento, un pericoloso trafficante di armi di nome John Loring (un omaggio a Jean Loring, la donna, nonché ex moglie di Ray Palmer, che uccide Sue nei fumetti) Ralph decide immediatamente di intervenire, aiutandola a raccogliere prove contro di lui per poi consegnarlo alla giustizia.
Ma Sue non è la tipica damigella in pericolo da salvare e Ralph non è il tipico cavaliere dalla bianca armatura pronto a proteggere i più deboli, è quindi inevitabile che gli eventi finiscano per precipitare.
Dopo essere riuscita a convincere Ralph ad entrare in un caveau in cui, secondo informazioni in suo possesso, si nasconderebbero le prove da usare contro il suo ex, Sue rivelerà infatti la sua vera natura. Ben lontana dall'essere alla ricerca di prove per incastrare un fidanzato violento, Sue si rivela una capace manipolatrice e ladra, che usa Ralph per rubare un diamante rinchiuso nell'impenetrabile banca, scatenando peraltro le reazioni del suo vero proprietario e di una Ultraviolet che compare in maniera abbastanza imprevista nell'episodio per impossessarsi di suddetto diamante. Quelle stesse azioni che sembrano classificare Sue come una potenziale nemica del Team Flash, vengono però in parte spiegate quando la ragazza analizza la preziosa pietra e vi trova all'interno il simbolo che identifica il Black Hole, chiarendo come le sue motivazioni siano quindi molto più complesse di quanto non siano apparse.
Per quanto concerne invece la trama dedicata ad Iris, mentre la sua controparte continua a ingannare Barry (che non si fa insospettire nemmeno dal fatto che la moglie imprechi all'inizio della puntata, cosa piuttosto rara per una serie dell'Arrowverse), riuscendo a farsi consegnare la pistola specchio che quasi uccise Ralph la scorsa stagione, quella vera scopre di non essere sola al di là dello specchio ed incontra la sua compagna di prigionia Eva McCulloch (Efrat Dor), la moglie di Joseph Carver scomparsa e data per morta da ben sei anni.
Eva, rinchiusa per tutto questo tempo in un Universo parallelo e completamente inabitato, si presenta così ad Iris come una donna fragile, sull'orlo della follia causata dalla lunga solitudine trascorsa in vani tentativi di fuggire dall'universo in cui è stata spinta dagli effetti dell'esplosione dell'acceleratore di particelle. Dopo un ennesimo tentativo andato a vuoto di aprire un portale nello specchio da cui entrambe sono state risucchiate, che viene accidentalmente distrutto, grazie ad Iris, Eva scoprirà di avere il potere di manipolare gli specchi e lo userà per rimediare al danno, dandosi così una nuova opportunità di fuga.
Non è chiaro, a questo punto della storia, se colei che diventerà probabilmente Mirror Master nel prosieguo della storia possa essere considerata un'amica o una nemica, né sono ben definite le intenzioni della falsa Iris, ma è proprio questo mistero a rendere questa storyline intrigante, soprattutto quando ogni trama toccata da questa seconda parte di stagione sta lentamente rivelando un punti in comune con la misteriosa organizzazione denominata Black Hole.
La sesta stagione The Flash va in onda negli Stati Uniti ogni martedì su The CW, mentre in Italia debutterà il 26 marzo su Premium Action.