The Flash 6×06 "License to Elongate": la recensione

L'ultimo episodio pre-midseason finale e pre-crisi di The Flash è volutamente leggero ed esalta anche la naturale chimica tra il velocista ed Elongated Man

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Spoiler Alert
Episodi come License to Elongate, il secondo della serie diretto da Danielle Panabaker, sono la prova evidente di come The Flash stia risparmiando colpi in vista del finale di metà stagione e soprattutto del crossover, una scelta che si sta ripetendo in questa prima metà della stagione  per cui saremmo probabilmente portati ad essere più severi nel nostro giudizio se il risultato non fosse così piacevole, anche in un episodio innocuo come quello appena andato in onda. Spinti dalla necessità di risparmiare sul budget gli autori hanno infatti prescelto per la puntata pre-finale di metà stagione e pre-crisi (che si prevedono entrambe piuttosto fosche e cariche di emozioni ed effetti speciali) un tono leggero che perfettamente si adatta al brillante duo composto da Grant Gustin e Hartley Sawyer, che omaggia senza mezzi termini il mito di James Bond.

Si potrebbe argomentare che la trovata in sé non sia particolarmente innovativa, considerate quante parodie dell'agente segreto più famoso del mondo esistano in televisione e nel cinema, ma la coppia Barry/Ralph funziona talmente bene che è difficile avercela con agli autori per questa scelta non propriamente originale. Episodi come questo danno inoltre, in particolare a Grant Gustin, l'opportunità di mostrare le sue naturali doti comiche che l'attore, impegnato in un ruolo che non le richiede molto spesso, ha invece in abbondanza e che sono esaltate dalla naturale chimica che ha dimostrato più volte di avere di con Hartley Sawyer.

Sulle tracce di Sue Dearbon, Ralph si dirige a Midway City per partecipare ad un'asta in cui pensa di poter trovare la donna, con Barry che lo segue più che altro per assicurarsi che l'amico torni in tempo a Central City per prendere parte ad una cerimonia in cui la città onorerà Elongated Man come suo eroe ed erede ideale quando The Flash non ci sarà più. I due, ma soprattutto Barry, dimostreranno di essere un totale disastro e di non riuscire a gestire la situazione con lo stile e l'eleganza che pensavano di possedere, ma tutti i guai che combinano nel tentativo (fallito) di non usare i loro poteri, assicurano un certo divertimento e anche la giusta dosse di commozione quando la loro missione si trasforma infine in una metafora di come gli uomini nascosti dalla maschera non siano meno preziosi ed ardimentosi degli eroi e dei miti che rappresentano.

Dei B-plot presenti nell'episodio, il più interessante è probabilmente quello che vede protagonisti Allegra e Nash Wells. Quest'ultimo sta infatti ancora dando la caccia a The Monitor, deciso a dimostrare come egli sia, per sua stessa definizione, un falso dio ed una frode, ma per farlo deve riuscire prima a trovarlo esponendo un portale che ha scoperto essere nascosto dietro alla parete di una fogna della città, nascosto da un muro di Eternium che lo rende quasi impenetrabile. L'unico modo per scavare senza provocare un'esplosione che distrugga l'intera Central City, quando viene stabilito che nemmeno Barry riesce a penetrare la barriera composta dal materiale che gli impedisce di vibrare e attraversala, è che Allegra aiuti Nash, grazie ai suoi poteri, ad individuare la posizione esatta dell'Eternium per capire dove scavare senza toccarlo, il tutto in cambio dello scoop del secolo sul Multiverso e sulla sua potenziale distruzione.
Nel parlare con la ragazza, Nash finirà per rivelarle anche l'identità di The Flash, ma arrivata al dunque, quando Allegra verrà a conoscenza delle intenzioni dell'esploratore di uccidere The Monitor, si rifiuterà di usare i suoi poteri a questo fine, prima che Wells la convinca di nuovo dimostrando di avere nei suoi confronti un'insospettabile empatia, che suggerisce la possibilità che Allegra possa in realtà essere la doppelgänger di qualcuno a lui molto caro e magari deceduto.

Ed proprio a proposito di empatia, nella seconda e forse meno necessaria trama della puntata, dalla MAC, la Mental Augmentation Chamber, riemerge finalmente e dopo sei mesi dalla première della stagione Chester P. Runk (Brandon McKnight), un personaggio che non solo sembra inserirsi perfettamente nella dinamica relazionale dei membri del Team Flash, suggerendo la possibilità che possa farne parte in un non lontano futuro, ma che ribadisce la sua piacevolezza in una storyline non particolarmente impegnata in cui Cecile e Killer Frost cercano di aiutarlo - con terribili risultati - a conquistare una ragazza che gli piace.

In previsione del finale di metà stagione, l'episodio si conclude infine con l'attacco Ramsey Rosso, ormai quasi completamente trasformato in Bloodwork, ai danni di Elongated Man.

https://www.youtube.com/watch?v=467xo8I8IMM

La sesta stagione di The Flash va in onda negli Stati Uniti ogni martedì su The CW.

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