The Flash 5×07 “O Come, All Ye Thankful”: recap e commento
La nostra recensione del settimo episodio della quinta stagione di The Flash intitolato "O Come, All Ye Thankful"
A Central City, la vigilia del Giorno del Ringraziamento è funestata dall'arrivo di una nuova minaccia, nome in codice Weather Witch. La giovane criminale si rivela essere la figlia del Mago del Tempo, e armata di metatecnologia, è intenzionata a incontrare suo padre - oggi detenuto - per vendicarsi di essere stata abbandonata quando era solo una bambina.
Nel frattempo, continuano le indagini su Cicada, con il Team Flash più vicino che mai a scoprire la vera identità del criminale. In alcune sequenze in flashback che si intervallano alla narrazione principale, scopriamo come un uomo come tanti, di nome Orlin Dwyer, si sia trasformato in un terribile serial killer di metaumani.
Episodio senza nessuna infamia, né particolari lodi - tranne una - per The Flash. O Come, All Ye Thankful è un capitolo di raccordo, necessario a tenere calda la trama principale legata a Cicada, che presumibilmente decollerà nel prossimo episodio (prima del crossover dell'Arrowverse e della successiva pausa invernale). Nel mentre, però, da un lato si porta avanti la storia di origini del main villain di stagione, con una bella operazione di retcon - strumento narrativo non nuovo in questo show - e dall'altro si va a recuperare uno dei Nemici storici di Flash, il Mago del Tempo, che scopriamo avere una figlia, così come nei fumetti originali (ci arriviamo dopo).
Continuano a crescere, inoltre, i rapporti interpersonali tra i personaggi, con Sherloque che, come nuovo ingresso, rappresenta un po' quella variabile impazzita necessaria per ravvivare sporadicamente il contesto narrativo.
Tornando a Cicada, il background del personaggio è abbastanza esaustivo e coerente, anche se non particolarmente originale: la storia di un "padre" che diventa "malvagio" dopo che i "buoni" - che lui vede come i "cattivi" - hanno fatto del male a sua "figlia" è una premessa abbastanza inflazionata.
In merito alla lode accennata su, in Come, All Ye Thankful finalmente gli effetti visivi dello show tornano sui livelli a cui eravamo abituati, e forse anche più su. Ci sono diverse sequenze in cui la computer grafica fa da padrona, e il risultato è più che distinto. In particolare, la scena della corsa di Flash e XS, che culmina in un balzo in avanti il slow motion, è un momento particolarmente evocativo.
Il personaggio di Weather Witch è vagamente ispirato a quello di Joshua Jackham, apparso per la prima volta sulle pagine di The Flash #170 (2001). Anche qui, si tratta della figlia biologica del Mago del Tempo (Mark Mardon), e anche qui il personaggio ha delle abilità connesse alle condizioni meteo. L'unica differenza è che nei comics, è il padre ad aver accesso ai suoi poteri mediante uno strumento tecnologico, con la figlia che invece ha poteri metaumani. Nell'Arrowverse è l'esatto opposto.
Infine, la location denominata Porter Plaza è un probabile riferimento all'artista Howard Porter, che ha legato indissolubilmente il suo nome ai fumetti del Velocista Scarlatto.