The Flash 4x21, “Harry and The Harrisons”: la recensione

La nostra recensione del ventunesimo episodio della quarta stagione di The Flash, intitolato "Harry and The Harrisons”

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A quanto pare, il piano definitivo del Pensatore è quello di annichilire l'intelligenza di tutti gli abitanti del mondo. Per provare a contrastarlo, il Team Flash escogita un nuovo piano, che però non può prescindere dal più inatteso degli alleati: la criminale Amunet Black, le cui peculiari capacità le permettono di essere immune ai poteri di Kilg%re acquisiti tempo fa da Clifford DeVoe.

Nel frattempo, dopo aver perso la sua intelligenza, Harry viene cacciato dal "Consiglio dei Wells". Conseguentemente, Cisco dà vita a un inedito "Consiglio degli Harrison", all'interno del quale il suo amico e alleato potrebbe scoprire una preziosa verità.

Infine, Barry e Iris riflettono assieme sulla possibilità di rivelare al mondo il piano del Pensatore con un articolo firmato dalla seconda: è giusto che tutti sappiano a cosa potrebbero presto andare incontro?

Quando mancano solo altri due capitoli - oltre questo - al finale della quarta stagione di The Flash, ecco che lo show si rende protagonista di un pericoloso scivolone, con un episodio confuso e raffazzonato, ma soprattutto debolissimo sotto l'aspetto narrativo.

La storyline principale di Harry and The Harrisons - curiosamente nemmeno tenuta in considerazione nel titolo dell'episodio - è infatti costantemente fiacca, ma anche peculiarmente illogica. La pretestuosità della trama che vede i protagonisti dover rintracciare Amunet per chiederle aiuto sta poco in piedi, al di là di ogni possibile giustificazione e sospensione dell'incredulità: chi di voi ha davvero creduto anche solo per un secondo che la salvezza del mondo potesse dipendere dalle azioni di una villain di secondo se non terzo piano, alzi la mano. Noi non lo abbiamo fatto, non perché non volessimo: era davvero impossibile riuscire a trovare coerente questa storia in funzione di tutto ciò che abbiamo visto prima.

È il pretesto narrativo della peggior fattura - quello capace di far sentire gli spettatori quasi presi in giro - a dominare tutte le soluzioni narrative di Harry and The Harrisons: dal suddetto ruolo di Amunet - che poi, spoiler, si risolve sostanzialmente in un nulla di fatto - al "placebo" di Caitlin, all'articolo di Iris, nell'episodio è tutto forzato e innaturale a livello di scrittura.

L'unica trovata tollerabile è quella che vede la nascita del "Consiglio degli Harrison": bene intesi, anche in questo caso si tratta di una minestrina riscaldata, ma almeno le grandi capacità trasformiste di Tom Cavanagh salvano il proverbiale salvabile.

Piccola nora a margine: nonostante questo sia uno degli episodi peggio scritti, non possiamo non sottolineare come il lavoro di montaggio di questo capitolo sia uno dei migliori visti finora nello show.

Seconda nota a margine: spiace un po' dirlo - soprattutto a chi scrive - ma in questa stagione gli episodi peggiori, da questo a Girls Night Out, passando per Run, Iris, Run (che comunque presentava delle soluzioni gradevoli, a nostro giudizio), sono stati proprio quelli con i protagonisti femminili più in primo piano, rispetto alle loro controparti maschili. Si lavori meglio, dunque, nel legittimare maggiormente le donne di questa serie TV, perché se lo meritano.

Il titolo dell'episodio fa riferimento al film Harry and The Henderson (1987) - in Italia conosciuto come Bigfoot e i suoi amici - scritto e diretto da William Dear.

Se seguite la bellissima serie d'animazione Rick and Morty, saprete bene come uno degli elementi narrativi presenti all'interno della storia sia quello del "Consiglio dei Rick" - definibile come una sorta di think-thank interdimensionale - del quale The Flash fa contestualmente un omaggio e una parodia. Magari non tutti sanno però che a sua volta il "Consiglio dei Rick" è la parodia di una delle trovate più discusse e apprezzate dello scrittore Jonathan Hickman, famoso per il suo lavoro sui fumetti Marvel - escogitate nel corso della sua run sulla serie dei Fantastici Quattro, nella quale Reed Richards alias Mister Fantastic si incontrava con le sue controparti di mondi paralleli per trovare sempre nuove soluzioni in grado di proteggere la realtà del Multiverso.

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