The Flash 4x15, “Enter Flashtime”: la recensione

La nostra recensione del quindicesimo episodio della quarta stagione di The Flash, intitolato “Enter Flashtime”

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Mentre il Team Flash continua la sua caccia a un Pensatore più potente che mai dopo aver rubato i poteri - e il corpo - della metaumana Izzy Bowin, i protagonisti devono vedersela anche con il gruppo terroristico noto come Eden Corps, pronto a far deflagrare un ordigno nucleare nel cuore di Central City.

L'unica speranza per Barry e i suoi alleati - ai quali si aggiungono eccezionalmente Jay Garrick e Jesse Quick - è quella di entrare nel Flashtime, la speciale "tasca temporale" alla quale Flash può accedere grazie ai suoi poteri, che permette di fermare letteralmente il tempo attorno a lui e a tutti coloro che entrano in contatto con il Velocista Scarlatto.

Enter Flashtime è un gioiellino. A partire dall'ideazione del concept, fino allo sviluppo e alla risoluzione dello stesso, abbiamo assistito a uno dei momenti più felici e qualitativamente alti dell'Arrowverse, e forse anche del cinecomics in generale. Il quindicesimo episodio della quarta stagione di The Flash è, inoltre, quanto di più vicino a un fumetto perfettamente trasposto e adattato per una messinscena in live action: concettualmente, infatti, il tempo della narrazione rallenta quasi a fermarsi, proponendoci uno spettacolo idealmente cristallizzato, così come è, di fatto, in qualsiasi vignetta di qualsiasi fumetto.

Grazie a questo accostamento, che alcuni di voi potranno anche lecitamente considerare forzato, possiamo carpire e comprendere la grandiosità del lavoro fatto dagli autori con questo capitolo della storia. Partendo da un'idea semplice e già esistente nella fonte originale, ma mai davvero approfondita come in questa serie TV, siamo stati testimoni di uno dei momenti più gloriosi per lo show del Velocista Scarlatto della DC Comics: nel complesso - potremmo dire "nel mondo reale" - tutte le vicissitudini di Enter Flashtime si svolgono in un tempo effettivo inferiore ai dieci minuti, nei quali il protagonista è libero di muoversi e trovare quasi escapisticamente una soluzione che possa evitare alla sua città e a tutti i suoi abitanti di essere ridotti ad atomi. I sentieri narrativi esplorati nell'episodio sono molteplici, così come è proprio in questa occasione che si può mettere in atto il giusto pretesto volto a riportare in scena altri due velocisti come Jay e Jesse: andando per esclusione e tentativi, il protagonista deve risolvere un enigma così complesso da divenire quasi un dilemma. La storia, inoltre, rimane sempre coerente e fedele alla natura del personaggio e dei suoi poteri, dando per scontata l'assurdità basale sulla quale si erge qualsiasi storia di supereroi con strabilianti e sovrumani poteri.

Mettendo da parte l'aspetto contenutistico, anche sotto quello tecnico Enter Flashtime è visivamente appagante, grazie ad abili soluzioni effettistiche che riescono a esprimere al meglio il "tempo sospeso".

Ricorderemo l'episodio come una delle parentesi più riuscite della serie TV, dato che di fatto si tratta di un capitolo a sé stante e auto-conclusivo.

Fanno il loro esordio nel DCTVU l'Eden Corps e il generale dell'organizzazione terroristica, Veronica Dale. Questi esistono anche nei fumetti DC Comics, come avversari minori di Freccia Verde creati da Chuck Dixon e Jim Aparo sulle pagine di Green Arrow #97/98 (1995), nei quali la Dale è anche nota come il nickname di Hyrax.

Nei fumetti, invece, l'abilità di "fermare il tempo" di Flash non è mai stata specificatamente nominata come Flashtime, anche se il personaggio l'ha utilizzata svariate volte (anche nella serie attualmente in corso di pubblicazione. L'equazione 3x2(9yz)4A che vediamo ben a favore di camera nelle battute iniziali dell'episodio è la stessa che nei comics dà i poteri di velocista, quando pronunciata, a Johnny Quick e a sua figlia Jesse. Infine, lo scontro con l'Eden Corps si svolge in una location denominata Waid Airfield, in omaggio allo scrittore Mark Waid, autore di alcuni dei cicli di storie più memorabili del Velocista Scarlatto.

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