The Flash 4x14, “Subject 9”: la recensione

La nostra recensione del quattordicesimo episodio della quarta stagione di The Flash, intitolato “Subject 9”

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Barry Allen è un uomo libero: grazie all'abile stratagemma reso possibile dai poteri di Ralph Dibny, la condanna per l'omicidio di Clifford DeVoe è caduta. Nonostante il protagonista e il suo alter ego scarlatto siano tornati in libertà, le cose non sono però esattamente come erano in passato.

Nel frattempo, il Team Flash si mette alla ricerca degli altri metaumani del bus colpito dall'energia negativa che ha dato loro i poteri, prima che il Pensatore possa mettere le mani su di loro, uccidendoli. Flash ed Elongated Man, quindi, entrano in contatto con la misteriosa e bella cantate country Izzy Bowin, anche lei in possesso di straordinarie abilità.

Riusciranno gli eroi a salvarla dal terribile super criminale?

Negli ultimi mesi, la quarta stagione di The Flash ha toccato vette che lo show probabilmente non aveva mai raggiunto in precedenza. Come ci siamo già permessi di farvi notare, l'introduzione di un main villain quanto meno diverso da quelli che l'hanno preceduto negli anni passati, è stata il giusto catalizzatore per dar vita a uno spettacolo progressivamente sempre più avvincente, che si muove su fondamenta narrative interessanti e coerenti. Dal colpo di scena del midseason finale, con Barry incastrato per omicidio e successivamente incarcerato, poi, abbiamo iniziato a divertirci davvero così tanto da accogliere con relativo dispiacere la sbrigativa quanto necessaria risoluzione di quella storyline.

Alla luce di ciò, dunque, fa specie dover muovere delle critiche, se non negative, almeno tiepide, a un un episodio come Subject 9, che in qualche altra produzione dell'Arrowverse - diciamolo, come Supergirl o Black Lightning - sarebbe stato un successo. Questo perché il quattordicesimo capitolo della quarta stagione di The Flash riporta un po' i toni, i tempi e le atmosfere a un relativo stadio stazionario, a una normalità - che sarebbe improprio definire come mediocrità - a cui questi show devono ogni tanto tornare, per allentare fisiologicamente la morsa e la tensione di un'annata che alla fine deve pur sempre contare più di venti episodi.

E dunque in Subject 9 abbiamo un plot abbastanza lineare e ordinario, in cui i protagonisti devono indagare su un nuovo personaggio, il quale poi appare e dopo le iniziali e inevitabili tensioni decide di far squadra con i buoni contro il cattivo. Nel corso della narrazione, poi, assistiamo al dispiegarsi di un'unica sotto-trama, francamente dimenticabilissima.

L'episodio talvolta manca inoltre di ritmo, e procede a un finale abbastanza prevedibile e telefonato. Di grande goffaggine - cosa piuttosto rara per The Flash - sono infine alcune sequenze d'azione (specie quella finale), coreografate con sufficienza e messe in scena anche peggio.

Il personaggio di Izzy Bowin è l'iterazione femminile e televisiva del villain dei fumetti DC Comics di nome Isaac Bowin, conosciuto anche come Fiddler (Il Violinista in Italia). Creato da Robert Kanigher e Lee Elias sulle pagine di All-Flash #32 (1948), Bowin è un comune ladro che, dopo un incontro con un fachiro mistico (secondo alcune storie, si tratta di un demone sotto sembianze umane) in una prigione indiana, impara i segreti magici dietro l'arte della musica.

Il riferimento alla "situazione delle stelle di mare" nella città di Blue Valley è un nuovo rimando al super villain alieno noto come Starro il Conquistatore, già menzionato in passato. Tornano a essere menzionate anche le città di Coast City e Blüdhaven (oltre a quelle già note) che nell'Universo DC sono le sedi operative dei supereroi Lanterna Verde e Nightwing.

Viene suggerito il nickname di Soundwaver per Izzy, che viene poi ironicamente scartato perché già identificativo di alcuni Transformers. La canzone country che il personaggio canta nel momento in cui appare per la prima volta è Somethin' Bad di Miranda Lamber e Carrie Underwood.

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