The Flash 4x12, “Honey, I Shrunk Team Flash”: la recensione
La nostra recensione del dodicesimo episodio della quarta stagione di The Flash, intitolato “Honey, I Shrunk Team Flash”
Questo caso, inoltre, potrebbe essere connesso con un delitto del passato per il quale Big Sir, compagno di Barry in carcere, sembra essere stato ingiustamente ritenuto responsabile.
La quarta stagione di The Flash continua a sorprendere. Come sappiamo, il protagonista è momentaneamente fuori dai giochi a causa del grande piano ordito dal Pensatore. Già da qualche episodio, infatti, siamo spettatori di un nuovo status quo all'interno delle dinamiche dello show. Quella che è senza dubbio stata una mossa rischiosa sta pagando molto bene, portando grande freschezza e dinamicità alla trama generale. Gli autori hanno saputo dimostrare di poter mettere tranquillamente in stand-by la storyline principale di questa stagione per concentrarsi su filoni narrativi più sottili e brevi, che inevitabilmente vanno però a espandere la storia sia in senso verticale che orizzontale.
Apprezzabile (oltre che molto umana) è la risoluzione della trama con protagonista Big Sir, che dà poi adito a un finale entusiasmante nel quale assistiamo a un cliffhanger non di poco conto, che sarà sicuramente al centro della storia dei prossimi episodi.
Discrete ma non perfette sono inoltre le soluzioni tecniche che portano a una resa visiva dei personaggi dei personaggi rimpiccioliti accattabile, a partire dal lavoro di post-produzione e montaggio.
Insomma, nonostante The Flash abbia già tre stagioni e mezza sul groppone, siamo di fronte a uno show che continua a crescere molto bene, al netto di qualche occasionale scivolone. E la sensazione è che il meglio debba ancora arrivare.
Concludiamo come di consueto con un'analisi degli easter eggs e riferimenti ai fumetti DC Comics e non solo, a partire dal titolo dell'episodio che richiama il film Honey, I Shrunk The Kids (1989) di Joe Johnston - conosciuto in Italia con il titolo di come Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi - capostipite di un franchise cinematografico di buon successo.
Sylbert Rundine, nuovo villain che appare in questo episodio, ha un equivalente omonimo a fumetti, che fa il suo esordio sulle pagine di The All-New Atom #2 (2006), creato da Gail Simone e John Byrne, anche conosciuto con il nickname Dwarfstar. Il criminale, i cui poteri sono speculari alla sua iterazione televisiva, diviene un ostico avversario per Ryan Choi, il secondo Atom.
Sempre in ambito cinematografico, Barry cita il film intitolato The Shawshank Redemption (1994) di Frank Darabont, conosciuto in Italia con il titolo di Le ali della libertà e ispirato a un racconto breve di Stephen King.
Tornano inoltre a essere citate le Kord Industries, legate nei fumetti DC al personaggio di Blue Beetle, e scopriamo come nell'Arrowverse le attività criminali di Central City sono inferiori per numero solo a quelle della Star City di Green Arrow.