The Flash 4x11, “The Elongated Knight Rises”: la recensione

La nostra recensione dell'undicesimo episodio della quarta stagione di The Flash, intitolato “The Elongated Knight Rises”

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Con Barry Allen condannato all'ergastolo per omicidio e rinchiuso nel carcere di Iron Heights, Central City deve fare a meno del suo principale difensore, benché gli abitanti della città non siano a conoscenza dell'identità segreta di Flash.

Fortunatamente, un nuovo combattente del crimine si erge in difesa degli innocenti: Ralph Dibny (il cui nome di battaglia è ancora un work in progress). L'evasione di Axel Walker alias Trickster funge da test perfetto per valutare la tempra del nuovo eroe di Central City. Ma Elongated Man è davvero ciò di cui la città ha bisogno?

Dopo il grande sconvolgimento andato in scena nello scorso episodio, The Flash vive una situazione relativamente inedita, con il protagonista fuori dai giochi. A differenza dell'inizio della quarta stagione dello show, durante il quale Barry era isolato nella Forza della Velocità, questa volta abbiamo a che fare con una situazione ben più pragmatica quanto complessa, oltre che - sembra - di più lunga gittata. Allen è infatti in prigione a tempo indeterminato per un delitto che non ha commesso, e ha scelto deliberatamente questa strada, pur di non rivelare al mondo di essere Flash, mettendo a repentaglio l'incolumità dei suoi cari.

A distanza di un certo margine di tempo, sedimentatasi la componente emotiva, il più recente colpo di scena dello show risulta ancora più vincente che nelle battute iniziali. Sappiamo tutti benissimo che Flash, prima o poi, è destinato a tornare, ma il rimuovere un protagonista così centrale da dare il proprio nome alla serie TV è sicuramente una soluzione tanto apprezzabile, quanto rischiosa. In questo caso, tale scelta paga: spostare i riflettori sul personaggio di Ralph Dibny e in generale sugli altri componenti del Team Flash - con il protagonista che ha davvero un minutaggio esiguo, sebbene appaia in sequenze chiave - conferisce alla trama una piega inattesa quanto apprezzabile, in primo luogo per via di una certa freschezza narrativa.

C'é da considerare, inoltre, come gli autori riescano a bilanciare i toni cupi che le ultime vicissitudini di Barry hanno fisiologicamente portato con loro a un'atmosfera particolarmente allegra, bizzarra e sbarazzina, così come è nella natura di un supereroe come Elongated Man.

Dunque, ben venga il nuovo corso della quarta stagione di The Flash, in cui si è saputo osare, ma con raziocinio, dato vita a un intreccio appassionante.

Veniamo ora ai molti e interessanti rimandi ed easter eggs ai fumetti DC Comics di questo episodio, a partire dallo stesso titolo che cita implicitamente il terzo capitolo della Trilogia del Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan, intitolato in originale The Dark Knight Rises (2012).

In The Elongated Knight Rises fanno il loro esordio nell'Arrowverse due curiosi personaggi: Big Sir e Prank. Il primo ha fatto il suo esordio sulle pagine dei fumetti, creato da Cary Bates e Carmine Infantino su The Flash #338 (1984). Si tratta di un villain pittoresco quanto tonto nei comics, mentre nello show - dove è interpretato dal wrestler Bill Goldberg - appare come un uomo più coscienzioso e razionale, sebbene con una vita passata dedicata al crimine.

Prank ha invece fatto il suo esordio nella serie TV degli anni Novanta di Flash, interpretata da Corinne Bohrer. In quello show, la giovane Zoe Clark si innamorò perdutamente del Trickster di Mark Hamill (accolto anche lui nell'Arrowverse già da tempo) diventando la spalla del criminale. L'episodio in questione ci ha confermato che è anche la madre di Axel Walker. The Elongated Knight Rises è denso di riferimenti alla serie TV di Flash degli anni Novanta, compresa la foto che ritrae i giovani Hamill e Bohrer nei loro rispettivi ruoli, un vero e proprio dietro le quinte in cui l'attore ha in realtà in braccio sua figlia Chelsea.

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