The Flash 4x06, “When Harry Met Harry...”: la recensione

La nostra recensione del sesto episodio della quarta stagione di The Flash, intitolato “When Harry Met Harry...”

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Barry e Ralph, che ha iniziato il suo corso d'addestramento per divenire un supereroe, si mettono sulle tracce di Clifford DeVoe, il misterioso responsabile della comparsa di nuovi metaumani a Central City.

Nel frattempo, però, un sanguinoso omicidio è il preludio dell'apparizione di un nuovo villain, che ha ricevuto i suoi poteri quando l'ondata di energia oscura che ha riportato il protagonista nella realtà di Terra-1 ha investito in pieno un bus pieno di gente.

Per aiutare i suoi alleati, inoltre, Harrison Wells convoca i suoi alter ego delle altre Terre del Multiverso.

Dopo il bruttissimo passo falso della scorsa settimana, The Flash ritorna su livelli molto alti: When Harry Met Harry... è sicuramente tra i migliori episodi di sempre dello show, grazie a un mix equilibrato di action supereroistica e gag riuscitissime. Ancora non ci spieghiamo come sia stato possibile dar vita allo scempio a cui abbiamo assistito in Girls Night Out, ma fortunatamente riusciamo a dimenticarcene facilmente grazie al nuovo capitolo della storia che vede per la prima volta Flash ed Elongated Man fare squadra contro un villain nuovo di zecca.

Proprio Ralph Dibny è la nota più lieta della quarta stagione di The Flash: il personaggio è infatti sviluppato degnamente, e ha trovato nell'attore Hartley Sawyer un interprete adatto e capace. Elongated Man è la perfetta spalla per il Velocista Scarlatto, perché naturalmente complementare; Ralph rappresenta infatti tutto ciò che Barry non è: è un personaggio spavaldo e spaccone, chiassoso e apparentemente molto sicuro di sé. Le dinamiche di coppia che si vengono a creare tra i due supereroi, in modo quasi fisiologico, sono un vero spasso, e anche il modo in cui i personaggi riescono a combinare i loro poteri per risolvere la situazione è qualcosa di molto riuscito.

Basta la gag iniziale, con i due impegnati a fermare un rapinatore armato, a farci comprendere la bontà qualitativa delle soluzioni operata dagli autori, e nel prosieguo della narrazione tale equazione è sempre confermata. Piacevole aggiunta è anche l'esordio di svariate versioni alternative di Harrison Wells - che i fan di Rick and Morty avranno molto apprezzato - ognuna più bizzarra dell'altra: se da un lato questo ci conferma quante e quali siano le potenzialità di avere un intero Multiverso di personaggi a disposizione, dall'altro ci dà ennesima dimostrazione del talento e della versatilità di un attore come Tom Cavanagh.

Ma al di là delle soluzioni creative e delle gag umoristiche in When Harry Met Harry... c'è anche molta storia, e ben scritta: oltre a presentare l'ennesimo nuovo villain della quarta stagione - anche la scelta di portare all'interno della narrazione un intero bus pieno di nuovi metaumani è quindi azzeccata - è la trama generale a subire un netto scossone, con l'inatteso faccia a faccia tra Barry e DeVoe che va in scena nel finale dell'episodio. The Flash ha decisamente imboccato una strada virtualmente bellissima, che speriamo possa proseguire a lungo.

Il rimando più rilevante ai fumetti DC Comics è sicuramente l'esordio del villain Black Bison in un'inedita versione femminile: l'iterazione originale del personaggio, creata da Gerry Conway e Pat Broderick sulle pagine di Firestorm #1 (1982) corrisponde a un nativo americano maschio, che, in possesso di mistici poteri, riesce ad animare i corpi di animali imbalsamati. Nella versione televisiva del personaggio, tale abilità è amplificata, e il villain è in grado di controllare anche altri oggetti, come statue, armature e scheletri di dinosauro.

Il titolo dell'episodio è inoltre un ovvio rimando alla pellicola When Harry Met Sally... (conosciuta in Italia come Harry, ti presento Sally...) diretta da Rob Reiner nel 1989, e a proposito di citazioni cinematografiche, non ci è sfuggita la descrizione del T-Rex speculare a quella fatta da Ian Malcolm (Jeff Goldblum) in Jurassic Park (1993) di Steven Spielberg.

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