The Flash 4x03, “Luck Be A Lady”: la recensione
La nostra recensione del terzo episodio della quarta stagione di The Flash, intitolato “Luck Be A Lady”
Dopo una vita fatta di una serie di sfortunati eventi, Hazard - il cui nome all'anagrafe è Rebecca "Becky" Sharp - ottiene il potere di alterare qualsiasi probabilità a suo favore, scatenato però una crescente ondata di sfortuna su tutta Central City. Lo stesso Flash è travolto dalla cattiva sorte, e la battaglia contro la sua nuova avversaria si rivela più impervia di quanto immaginabile a priori.
Luck Be A Lady è un episodio davvero ben riuscito, caratterizzato da una trama equilibrata e divertente: dar vita a una storia così particolare, in cui ogni "variabile della sfortuna" deve trovare il suo posto, è sicuramente una sfida per qualsiasi sceneggiatore, che in questo caso viene vinta agevolmente. Apprezzabilissimo è quindi il risultato finale: questo capitolo è uno dei più fluidi e ben strutturati mai visti nello show, in cui ogni cosa funziona, a partire dai personaggi.
Il ritorno in scena di Harrison Wells - per quanto assolutamente pretestuoso - è inoltre una manna per lo show: Tom Cavanagh è forse l'attore più estroso e carismatico di The Flash, e la sua assenza nei primi due episodi della terza stagione si era avvertita.
Il ritrovare Flash alle prese con avversari e problematiche bizzarre quanto eterogenee, nelle quali è costretto ad affrontare situazioni sostanzialmente quotidiane sebbene estremizzate all'ennesima potenza - come una donna vessata da tutta la vita che, ottenuti strani poteri, decide di riscattarsi, muovendosi però nell'illegalità - è qualcosa di davvero molto canonico per questo personaggio, uno dei più puri, pop ed urbani dei fumetti americani di genere supereroistico. Quest'episodio è il perfetto "stampo" per le avventure del Velocista Scarlatto, e siamo ragionevolmente convinti che l'introduzione di un villain come il Pensatore andrà a favorire tale processo.
La guest star assoluta dell'episodio, Hazard, è ovviamente apparsa originariamente nei fumetti DC Comics, sulle pagine di Infinity Inc. #34 (1987). Si tratta di un riuscitissimo villain creato da due autori peso massimo dei comics, Roy Thomas e Todd McFarlane: anche nella sua versione originale Hazard è in grado di alterare la fortuna e le probabilità a suo favore. Una curiosità: la "tenuta da lavoro" che Becky Sharp indossa come dealer di un casinò è sostanzialmente identica al costume che il personaggio veste nei fumetti.
In conclusione, il titolo dell'episodio è ispirato a un'omonima canzone del musical Guys and Dolls, datato 1950, interpretata, tra i tanti, anche da Marlon Brando e Frank Sinatra, mentre lo stoico pilota di aereo che appare in Luck Be A Lady non è altri che Chesley "Sully" Sullenberger, artefice dello storico ammaraggio miracoloso nel fiume Hudson, evento ripreso anche nel più recente lungometraggio diretto da Clint Eastwood e intitolato, appunto, Sully (2016).