The Flash 4x02, “Mixed Signals”: la recensione

La nostra recensione del secondo episodio della quarta stagione di The Flash, intitolato “Mixed Signals”

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Dopo sei mesi in esilio nella Forza della Velocità, Flash è tornato più in forma che mai, con un atteggiamento estremamente positivo e persino un nuovo costume hi-tech. Tutto sembra andare per il meglio, nonostante la comparsa del misterioso metaumano noto come Kilg%re, con poteri simili a quelli di un virus tecno-organico e intenzionato a mettere in atto una sua personalissima e sanguinosa vendetta.

In tutto questo, Iris e Barry affrontano assieme gli ultimi dolorosi tempi, scegliendo di dare inizio a una terapia di coppia: probabilmente, nonostante il protagonista sembri stare davvero bene, i traumi del suo passato, prossimo e remoto, sono ancora lì, da qualche parte nella sua mente. Periodo di confronto anche per Cisco e la sua dolce metà, la metaumana Gypsy, originaria di Terra-19.

Così come suggerito dal titolo, Mixed Signals è un episodio che mischia fattori estremamente positivi con altri piuttosto impalpabili. La sfida che il Team Flash deve affrontare, infatti, è solo "una delle tante", contro un villain potenzialmente interessante, ma a conti fatti dimenticabile. Di contro, questo capitolo della storia trova il suo maggiore punto di forza in tutto ciò che non è strettamente supereroistico, specialmente nei pattern puramente da comedy, con un efficace dinamica di coppia che si instaura sia tra Barry e Iris, che tra Cisco e Gypsy.

Per quanto le vicissitudini che le due coppie affrontano, in particolare quella principale, possano risultare anche banali e stereotipate, è il modo in cui sono scritte a farle risultare vincenti perché gradevoli e sostanzialmente molto simpatiche: la sequenza della "terapia di coppia", infatti, è sicuramente uno dei momenti più divertenti che abbiamo visto in questo show, specie alla luce dei toni più tragici che questo ha assunto negli ultimi tempi.

Dunque, Mixed Signals è un interludio di pura evasione, e sta sicuramente a rappresentare il proverbiale momento di quiete dopo una tempesta, e in attesa che ne giunga un'altra, con il Pensatore che sta ordendo il suo malefico piano dietro le quinte.

A livello registico e di montaggio, si segnala una buona prova degli addetti ai lavori, con una distinta resa visiva degli effetti speciali che ci rendono partecipi dei tanti gadget del nuovo costume di Flash.

Questa versione del villain Kilg%re è liberamente ispirata alla sua controparte dell'Universo DC a fumetti, che ha fatto la sua prima apparizione sulle pagine di The Flash vol. 2 #3 (1987), creata da Mike Baron e Jackson Guice. L'originale Kilg&re è una forma di vita tecno-organica non antropomorfa, che necessita di energia per vivere, da acquisire in modo parassitario. Negli anni, questo virus ha creato diversi grattacapi non solo al Velocista Scarlatto, ma anche a tutta la Justice League.

Altro nuovo personaggio che fa il suo esordio in Mixed Signals è Warden Wolfe, il direttore del carcere Iron Heights, che sembra nascondere sinistri segreti. La versione a fumetti di Wolfe è apparsa per la prima volta nello speciale The Flash: Iron Heights #1, di Geoff Johns ed Ethan Van Sciver, e ha avuto sin dall'inizio un rapporto assai complesso con il Velocista Scarlatto.

Infine, segnaliamo il riferimento al grosso cliffhanger della meadseason première della sesta stagione di Arrow, e i rimandi a due serie della HBO come Silicon Valley e Game of Thrones (Il Trono di Spade).

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