The Flash 3×18, “Abra Kadabra”: la recensione

La nostra recensione del diciottesimo episodio della terza stagione di The Flash, intitolato “Abra Kadabra”

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Spoiler Alert
Il diciottesimo episodio della terza stagione di The Flash, intitolato Abra Kadabra e diretto da Nina Lopez-Corrado, vede l'arrivo a Central City di un nuovo, potente e crudele villain proveniente dal futuro, autore di diverse e mirate rapine in note industrie locali. Ad aiutare il Team Flash fa il suo ritorno da Terra-19 anche Gypsy, da tempo sulle tracce del criminale.

Originario del LXIV secolo, Abra Kadabra dispone di armi e innesti nanotecnologici talmente avanzati che i suoi poteri appaiono come "magici" nel presente, cosa che mette in seria difficoltà Barry Allen e i suoi compagni di squadra. Inoltre, il villain conosce ogni segreto di Flash - che fa parte del suo passato remoto - dalla sua identità segreta, al fato oramai imminente di Iris, sino all'identità segreta di Savitar. Questa "onniscienza" costituisce un'importante fonte di tentazione sia per il protagonista che per il padre di Iris, Joe, entrambi desiderosi di salvare la persona amata a qualsiasi costo. Nel frattempo, Caitlin si trova in una posizione molto difficile, e deve scegliere se tornare a essere Killer Frost per avere salva la vita.

Dopo la mediocre parentesi musical, The Flash torna al classico con un episodio molto canonico e sostanzialmente buono, nel quale fa il suo esordio uno dei villain storici del Velocista Scarlatto della DC Comics. Ci sono molti buoni elementi in Abra Kadabra, a partire dalla caratterizzazione del "nemico di turno", molto fedele alla versione originale dello stesso, nonostante un'estetica discutibile: è davvero apprezzabile la gestione di questo personaggio e come questo gioca nell'ambito della trama generale, muovendo diversi fili della narrazione in maniera funzionale, dalla mera sfida con Flash, alla "questione Savitar", sino alla conseguenze che il suo arrivo genera per Cisco, Gypsy, Julian, Joe e soprattutto Caitlin. In soldoni, in questo caso si sono sfruttate al meglio le potenzialità di un nuovo personaggio, che quindi si incastra magistralmente nella storia. Efficace e accattivante la rappresentazione visiva dei poteri di Abra Kadabra: in questo episodio vi sono alcuni degli effetti speciali più originali visti nello show, in particolare quando il villain esegue il suo "gioco con le carte" per coprire la sua fuga. A questo proposito, segnaliamo come siano sempre più curate - specie sotto l'aspetto coreografico - le scene d'azione della serie TV.

Di contro, la narrazione di Abra Kadabra è un po' legnosa nella sua rigida suddivisione in tre atti, con il secondo inoltre eccessivamente decompresso, aspetto che fa perdere vertiginosamente ritmo a un episodio il cui primo quarto d'ora è praticamente perfetto. Inutile e troppo lungo anche l'epilogo che ci propone il nuovo status quo di Caitlin: si poteva lavorare meglio di sintesi, e l'unica cosa che ne sarebbe uscita sacrificata sarebbe stata il bacio tra la Snow e Julian: come sempre, le serie TV della CW peccano nel voler a tutti i costi proporre un contenuto teen drama anche quando assolutamente superfluo.

Passiamo ora ai tanti riferimenti ed easter eggs ai fumetti DC, a partire dal villain che dà il titolo all'episodio: creato da John Broome e Carmine Infantino sulle pagine di The Flash #128 (1962), Abra Kadabra è davvero una delle spine nel fianco più fastidiose del Velocista Scarlatto. Nato nel LXIV secolo, Citizen Abra - questo il suo nome originale - era ossessionato dalla magia e dai giochi di prestigio sin da quando era bambino. Sfortunatamente, nel suo periodo storico la scienza era talmente avanzata da aver distrutto ogni forma di illusione, e dunque il personaggio giunse nel presente dell'Universo DC, rubando una macchina del tempo prototipo. Da allora, ebbe inzio una lunghissima faida con Flash, con Abra Kadabra che utilizzava l'incredibile tecnologia in suo possesso per compiere malefatte che agli occhi di Barry - così come dei suoi contemporanei - sembravano magia. Il villain è tornato in scena di recente sulle pagine di Titans, nuova serie dell'era Rinascita della DC, creando non pochi grattacapi a Wally West e ai suoi compagni.

La versione televisiva del personaggio è speculare a quella dei comics, eccezion fatta per il fatto che proviene da una Terra alternativa. Al riguardo, segnaliamo che il modo in cui Cisco rintraccia il criminale, agganciando la sua singolare frequenza, evidenzia un aspetto cardine della struttura del Multiverso DC: in questo, infatti, una cinquantina di Terre alternative, ognuna appartenente a un proprio universo, occupano la stessa posizione nello spazio, ma vibrando a frequenze diverse, possono coesistere nella stessa posizione senza mai collidere tra loro.

I luoghi presi di mira da Abra Kadabra per le sue rapine sono le Stagg Industries, le Kord Industries e i Mercury Labs, oltre agli S.T.A.R Labs. Nei fumetti DC, le prime sono l'azienda di Simon Stagg, amorale imprenditore e criminale, nemico giurato dell'eroe Metamorpho. Nell'Arrowverse abbiamo già incontrato questo personaggio, ucciso da Eobard Thawne nel secondo episodio della prima stagione di The Flash, con le Stagg Industries che erano state menzionate ancora prima, nel sesto e nel decimo episodio della prima stagione di Arrow, target dell'attacco del villain Firefly.

Nei comics, le Kord Industries sono la compagnia creata da Ted Kord, colui che diviene la seconda incarnazione dell'eroe Blue Beetle. Nell'Arrowverse queste sono state citate più volte, sempre in Arrow, come il principale competitor della Palmer Techologies. I Mercury Labs sono invece una creazione originale delle serie di questo universo narrativo televisivo.

Ancora, tra i diversi villain menzionati da Abra Kadabra - che ricordiamo provenire dal futuro, e quindi conoscere cose che non si sono ancora verificate nel presente - ce n'é anche uno il cui cognome è "DeVie": il riferimento è al personaggio Clifford DeVoe alias Il Pensatore, antichissimo criminale e avversario del Flash della Golden Age, Jay Garrick, apparso per la prima volta in All-Flash#12 e creato sempre da John Broome.

In Abra Kadabra viene menzionato lo scrittore, inventore e futurista inglese Arthur C. Clarke e quella che viene ricordata come la sua Terza Legge ("Qualunque tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia."): tra le tante cose da questi scritte, Clarke è ricordato come uno dei più grandi autori di fantascienza soprattutto per il suo romanzo 2001: Odissea nello spazio e per la sceneggiatura dell'adattamento cinematografico omonimo, diretto da Stanley Kubrick.

Infine, nell'episodio sono menzionati il celebre illusionista David Copperfield, la saga cinematografica Ritorno al futuro, e la leggendaria battuta di Gandalf nel primo capitolo della trilogia de Il Signore degli Anelli, La Compagnia dell'Anello, "You shall not pass!" ("Tu non puoi passare!").

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