The Flash 3×15, “The Wrath of Savitar”: la recensione

La nostra recensione del quindicesimo episodio della terza stagione di The Flash, intitolato “The Wrath of Savitar”

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Spoiler Alert
Nel quindicesimo episodio della terza stagione di The Flash, intitolato The Wrath of Savitar e diretto da Alexandra La Roche, Wally inizia ad avere ripetute visioni del villain Savitar, proprio nel periodo più decisivo della sua ancora breve vita: è lui infatti che deve salvare sua sorella Iris nel futuro, e Flash lo sta allenando proprio perché possa raggiungere la velocità necessaria per riuscirci.

Il lieto finale dello scorso capitolo, con Barry che aveva chiesto a Iris di sposarlo e Wally finalmente felice assieme a Jesse, è funestato dal ritorno in scena del principale avversario del Velocista Scarlatto di questa stagione, il sedicente "Dio della Velocità". Questa volta, però, le fugaci apparizioni di Savitar sono misteriosamente rilevate solo da Kid Flash, il quale inizia seriamente a dubitare della sua sanità mentale, tanto da nascondere, inizialmente, questa novità ai suoi amici e alleati.

In realtà si scopre ben presto che fa tutto piano di un complesso piano del supervillain, che dà il via a una catena di eventi decisamente importanti. La reazione del Team Flash all'infausto presagio del ritorno di Savitar, che potrebbe far sì che il terribile futuro che sembra attendere Iris diventi presto realtà, porta alla rivelazione di diversi retroscena inattesi, con i protagonisti che sono stati involontariamente artefici - ognuno con una sua precisa e coerente motivazione - di azioni le cui conseguenze potrebbero essere catastrofiche, favorendo proprio colui che stanno provando a tutti i costi a fermare.

The Wrath of Savitar è un episodio intensissimo che funge da probabile punto di non ritorno nell'avvincente terza stagione di The Flash, dando vita a un nuovo status quo che pone le basi per l'imprevedibile - ad oggi - epilogo di questa storia. Da lodare il lavoro degli sceneggiatori, capaci di tessere un trama fitta e in continua espansione, la quale sta riservando non pochi colpi di scena: per quanto il mistery dietro le reali identità e motivazione del main villain sia di fatto il leitmotiv di ogni stagione della serie TV andata sinora in onda, non possiamo non attestare quanto la vicenda di questa annata si stia rivelando appassionante, profonda e coerente. Questo capitolo della saga è al fulmicotone e tutto da vivere col fiato sospeso, con una serie di eventi che si incastrano perfettamente tra loro, creando un drammatico effetto domino: l'altissimo contenuto di azione e il ritmo costantemente crescente sino al climax finale rendono l'episodio molto valido, e tra i migliori mai visti in questo show.

Tutto questo drama si riflette alla perfezione in una regia attenta, ma soprattutto nella buona prova corale del cast, artefice di un'interpretazione partecipata. Apprezzabili le sequenza con co-protagonista Savitar, dotato di una gravitas notevole grazie a un costume che è un ibrido tra "artigianale" e "digitale", il cui risultato finale rende molto bene sullo schermo.

In sostanza, questa terza stagione di The Flash sta riuscendo a esprimere al meglio l'essenza di Barry Allen come eroe sottoposto a mille fatiche e tragedie, capace di sopportare un dolore passato, presente e futuro - e quindi virtualmente infinito - senza perdere di vista la sua missione e la sua integrità: inutile dire che tutto ciò è estremamente canonico e rispettoso del personaggio originale creato da Gardner Fox, Robert Kanigher e Carmine Infantino nel lontano 1956.

Chiudendo con gli immancabili easter eggs e riferimenti all'Universo DC a fumetti, evidenziamo - evitando spoiler eccessivi - come la vicenda che "lega" tra loro Wally West e la Forza della Velocità sia speculare a quanto avvenuto negli ultimi mesi nei comics, come narrato nell'albo Universo DC Rinascita che ha dato il via al più recente rilancio della casa editrice americana, iniziato proprio con il ritorno in scena dell'originale Kid Flash. La storia che vede Barry allenare un giovane velocista per salvare la donna che ama è inoltre evidentemente ispirata alla saga The Flash: Terminal Velocity (1994-1995), scritta da Mark Waid e disegnata da Mike Wieringo, Salvador Larroca, Carlos Pacheco e Phil Jimenez.

Infine, nel corso della narrazione sono menzionati il Raab Building e il Monte Buccellato, chiaro riferimento a due autori che hanno legato il loro nome ai fumetti di Flash: Benjamin Raab e Brian Buccellato.

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