The Flash 3×12, “Untouchable”: la recensione

La nostra recensione del dodicesimo episodio della terza stagione di The Flash, intitolato “Untouchable”

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Spoiler Alert
Il dodicesimo episodio della terza stagione di The Flash, intitolato Untouchable e diretto da Rob Hardy, vede il Velocista Scarlatto e la sua squadra impegnati a fermare le scellerate azioni di un nuovo villain metaumano, il cui potere gli permette di uccidere chiunque con un solo tocco, mentre Wally West alias Kid Flash prosegue il suo percorso d'addestramento volto a renderlo più veloce di Barry Allen, così che in un futuro sempre più prossimo possa essere in grado di salvare sua sorella Iris dalle grinfie del malvagio Savitar.

Untouchable si apre mostrandoci una gara di velocità tra Barry e Wally, funzionale a rendere quest'ultimo sempre più fulmineo: Kid Flash, nonostante possieda un'incredibile velocità, ha ancora dei limiti, come quello di non aver ancora appreso il giusto modo per il "phasing", cioè la capacità di vibrare alterando la propria frequenza riuscendo così a passare attraverso oggetti e soggetti solidi. Il "training day" viene però bruscamente interrotto da un misterioso omicidio, che vede la vittima in uno stato di avanzata necrosi nonostante sia morta da poche ore: questa decomposizione innaturale fa subito cadere i sospetti su un nuovo villain con abilità metaumane.

Tali sospetti vengono presto confermati: l'avversario è infatti un criminale di nome Clive Yorkin, i cui poteri e ricordi della realtà di Flashpoint - incautamente generata da Barry Allen all'inizio della stagione in corso - sono stati risvegliati da Alchemy, il villain al servizio di Savitar sotto la cui maschera si celava un ignaro Julian, il quale vive ancora forti sensi di colpa a causa delle sue azioni precedenti, nonostante non ne avesse alcuna cognizione. Yorkin, il cui tocco è in grado di distruggere immediatamente qualsiasi tipo di materia, organica e non, ha messo nelle sue mire alcuni individui a suo dire colpevoli - in funzione delle reminescenze di Flashpoint - dando così vita a una sua personale vendetta che vede tra gli obiettivi anche Joe West, e indirettamente la sua famiglia. Flash e Kid Flash dovranno dunque portare la loro già affinata collaborazione a un livello ancora più alto, per fermare il villain e salvare svariati innocenti, tra i quali una persona a loro molto cara. Nelle battute finali dell'episodio, un inatteso ritorno farà da presagio al già annunciato scontro, oramai imminente, con Gorilla Grodd.

Untouchable è un episodio valido e divertente, che conferma il corso sempre molto positivo di questa terza stagione di The Flash, senza ombra di dubbio la serie TV più valida tra quelle del cosiddetto Arrowverse in onda sull'emittente americana The CW. La scrittura di questo episodio si dimostra coerente, dinamica e solida, nonostante qualche trovata sicuramente semplicistica e pretestuosa - come mai i proiettili sparati da Joe contro Yorkin si dissolvono al contatto con le vesti di quest'ultimo? - ed è resa efficace da una regia attenta e bilanciata, con scene d'azione apprezzabili e ben coreografate e un discreto supporto della CGI. La trama dell'episodio, nonostante sia abbastanza autoconclusiva, si connette anche molto bene al filo rosso che sta accompagnando questa seconda metà di stagione, legato al presagio della morte di Iris, e si connette anche efficacemente a ciò che è avvenuto in precedenza, con la genesi della realtà di Flashpoint.

In riferimento agli easter eggs e riferimenti all'Universo DC Comics a fumetti di Untouchable, segnaliamo che la sequenza di apertura, che vede andare in scena una gara tra velocisti è un elemento abbastanza canonico della mitologia di Flash, così come le difficoltà riscontate inizialmente da Wally nel "phasing". Il villain Clive Yorkin ha un corrispettivo omonimo e abbastanza speculare nei fumetti, apparso per la prima volta sulle pagine di The Flash #270 (1979).

Nell'episodio appare un personaggio di nome Julio Mendez, omonimo del collaboratore di Barry Allen presso il Central City Police Department della serie TV di Flash degli anni novanta. Al riguardo, una curiosità: in entrambi questi show il character è stato interpretato dallo stesso attore, Alex Désert. Infine, l'esordiente personaggio Joanie, figlia dell'attuale compagna di Joe, Cecile, menziona l'università da lei frequentata, la Coast U: questo potrebbe essere un riferimento alla fittizia città dell'Universo DC nota come Coast City, luogo di nascita di Hal Jordan, meglio noto per essere la prima Lanterna Verde terreste. Che sia l'ennesimo segno di un sempre più probabile e atteso esordio di questo celebre supereroe nell'Arrowverse?

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