The Flash 3×11, “Dead or Alive”: la recensione
La nostra recensione dell'undicesimo episodio della terza stagione di The Flash, intitolato “Dead or Alive”
La donna sulle tracce della bizzarra iterazione di Harrison Wells proveniente da Terra-19, di nome Gipsy si è rivelata essere una cacciatrice di taglie proveniente da questa stessa realtà del Multiverso, intenzionata a catturare l'uomo per riportarlo al suo mondo d'origine affinché possa pagare per il suo crimine, quello di aver aperto una breccia nel Bleed e aver viaggiato tra le realtà, cosa proibita su Terra-19, una dimensione messa a ferro e fuoco da un'invasione aliena avvenuta in passato proprio per mezzo di un portale di questo tipo. Gipsy è inoltre anche lei una metaumana, con poteri speculari a quelli di Cisco, ossia la capacità di dar vita a delle singolari vibrazioni in grado di alterare la frequenza di oggetti e persone - cosa che di fatto annulla i poteri di Flash e degli altri velocisti - e di aprire portali che permettano il viaggio nel Multiverso.
Nel frattempo, Barry e la sua squadra - della quale è entrato ufficialmente a far parte anche Julian - stanno continuando a vagliare tutte le possibili soluzioni per cambiare l'esito di ciò che potrebbe avvenire a distanza di quattro mesi: l'unico modo che ha Flash per salvare la sua amata dalle grinfie del nemico sembra essere quella di aumentare esponenzialmente la sua velocità, così da coprire in un gap temporale infinitesimale la distanza che intercorre tra lui e Savitar nel momento fatidico. Questa opzione, però, appare difficilmente attuabile. D'altro canto Iris, consapevole che il tempo che le resta da vivere potrebbe essere davvero esiguo sembra decisa a sfruttare al meglio questi mesi, cercando di lasciare un ricordo positivo di lei anche come reporter: tale scelta renderà ragazza temeraria, ma anche avventata, con conseguenze potenzialmente catastrofiche quando si metterà sulle tracce della Electric Gang assieme a Kid Flash - che continua con successo la sua crescita come supereroe.
Veniamo ora ai vari easter eggs e riferimenti ai fumetti DC Comics presenti nell'episodio, a partire proprio dal personaggio di Gipsy, che ha ben due diverse iterazioni nei comics: nella continuity dell'Universo DC pre-Flashpoint, Gipsy è il nome in codice di Cindy Reynolds, una metaumana con il potere di generare raffinate illusioni, oltre a ad abilità pregognitive, che faceva parte della stessa formazione della Justice League nella quale militava anche Paco Ramone, il primo e originale Vibe. Nella realtà narrativa post-Flashpoint, quella de I Nuovi 52, Gipsy diventa Cynthia Mordeth, una rifugiata proveniente da una Terra parallela, connessa fortemente a Francisco Ramon, il secondo Vibe. Lo stesso costume indossato dal personaggio in questo episodio ricorda fortemente quello dei suo corrispettivo a fumetti presente nella serie Birds of Prey scritta da Gail Simone.
Durante la battaglia tra i due personaggi narrata in questo episodio, attraverso diversi salti per il Multiverso, si giunge anche su Terra-38, quella abitata da Supergirl nell'omonima serie TV in onda su The CW: ce ne rendiamo conto grazie alla presenza di Eve Teschmacher, la segretaria di James Olsen. Inoltre, Vibe e Gipsy giungono su una Terra vulcanica e post-apocalittica: postulando che questa possa essere proprio Terra-19 - quella d'appartenente di HR - attaccata in precedenza da misteriosi e malvagi alieni, è lecito supporre che questi possano essere i primi segnali per l'introduzione dei personaggi de Il Quarto Mondo di Jack Kirby anche nell'Arrowverse, tra i quali figurano Darkseid e tutti gli altri terribili dèi di Apokolips. Specifichiamo che questa è una mera supposizione personale, e che come tale va presa con le proverbiali "pinze": staremo a vedere!