The Flash 3x05, “Monster": la recensione

La nostra recensione del quinto episodio della terza stagione di The Flash, intitolato “Monster"

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Spoiler Alert
Chi di ologramma ferisce, di ologramma perisce.
È buffo vedere come il team Flash, a distanza di una sola settimana, sia stato gabbato dalla stesso escamotage utilizzato solo sette giorni fa per sconfiggere Mirror Master. Eppure i protagonisti hanno impiegato circa trenta minuti prima di capire che il gigantesco mostro - peraltro realizzato discretamente bene in CGI - che ha invaso Central City era soltanto un ologramma, per giunta creato da un ragazzino di quindici anni. Se dovessimo valutarlo solo per la trama, Monster apparirebbe senz'altro come l'episodio più debole tra quelli della terza stagione di The Flash; la verità, però, è che la trama della puntata è stata un soltanto un pretesto per affrontare temi quali la mostruosità e l'impotenza e per approfondire alcuni protagonisti dello show.La trama della puntata è stata soltanto un pretesto per affrontare temi quali la mostruosità e l'impotenza e per approfondire alcuni protagonisti dello show

In primis, è stato finalmente dato il giusto spazio a Caitlin (Danielle Panabaker), una figura rimasta prevalentemente in disparte fin dall'inizio della stagione. Con l'entrata in scena di sua madre, la dottoressa Tannhauser (Susan Walters), ci è stato dato modo di scoprire qualche dettaglio in più sul passato della ragazza e sui traumi che ha dovuto affrontare durante l'infanzia. Ne è emersa una Caitlin molto più fragile - e per certi versi vulnerabile - di quella che conoscevamo, in qualche modo vicina alla sua controparte vista lo scorso anno su Terra-2. La sua trasformazione in Killer Frost appare ormai imminente, ed è molto probabile che il personaggi possa "sbandare" per qualche puntata prima di accettare la sue abilità e ricongiungersi al resto della squadra.
Squadra a cui questa settimana è toccato il primo confronto con l'esuberante HR (Tom Cavanagh), la versione di Wells proveniente da Terra-19. Agli autori va fatto un plauso per essere riusciti a creare un'ulteriore versione del personaggio tanto credibile quanto diversa da quelle precedenti, capace di generare dubbi nello spettatore anche quando tutto sembra andare per il meglio. Nonostante Monster ci abbia infatti rivelato che HR è fondamentalmente un "ciarlatano" buono, il dubbio che possa in realtà nascondere intenti malvagi non è del tutto svanito.

L'ultima figura che ha goduto di un eccellente arco narrativo durante la puntata è stata quella di Julian Albert (Tom Felton), che abbiamo appreso condividere un passato simile a quello del Draco Malfoy che l'attore ha interpretato per dieci anni nella saga cinematografica di Harry Potter. Al contrario del leader dei Serpeverde, Julian non va però molto fiero delle sue origini, tanto da allontanarsi dalla sua famiglia pur di raggiungere i suoi obiettivi in campo scientifico. Durante la sequenza finale abbiamo poi appreso il motivo per cui il giovane scienziato ce l'ha tanto con i metaumani, rei di avergli complicato la carriera nel momento in cui era arrivato a essere il più bravo nel suo campo. Ora che il rapporto con Barry si è trasformato da rivalità in una sorta di amicizia, siamo ansiosi di capire come Julian verrà coinvolto nelle avventure di Flash e come esso reagirà alla scoperta che sotto la maschera del Velocista Scarlatto si cela proprio il suo compagno di laboratorio.

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