The Flash 3×01, “Flashpoint”: la recensione
La nostra recensione della première della terza stagione di The Flash, intitolata “Flashpoint”
Chiunque - compresi noi di BadTV.it - si aspettava che il soggiorno di Barry (Grant Gustin) nella realtà derivata dalla decisione di cambiare il passato fatta in The Race of His Life durasse almeno fino a metà stagione, e invece, con grande sorpresa generale, il tutto si è esaurito nell'arco di un solo episodio. Nonostante questa sia stata una scelta positiva, in quanto eviterà allo show di estraniarsi dall'Arrowverse per alcune puntate, dobbiamo ammettere che ci ha lasciato un po' con l'amaro in bocca, vista la rapidità con cui tutto è stato "quasi" riportato alla normalità. Ci sarebbe infatti piaciuto che i tre mesi trascorsi da Barry in questa nuova linea temporale ci venissero narrati attraverso più episodi, anche per rendere più forte e drammatica la difficile decisione di acconsentire all'uccisione di sua madre Nora (Michelle Harrison) pur di non incasinare le vite di chiunque lo circondi. Nel modo in cui essa ci è stata mostrata, questa scelta è apparsa come l'ennesima ingenuità del protagonista, passato da "che figata questa nuova vita! Sono felice di non dover più essere Flash!" a "dio mio, cosa ho fatto?! Devo far tornare tutto come prima!" in una manciata di minuti. Per quanto l'incapacità di maturare di Barry, che da tre stagioni sta ciclicamente commettendo i soliti sbagli, stia cominciando a stancare, il fatto che quest'ultimo sia il principale nemico di se stesso - come espresso da Reverse-Flash (Matt Letscher) nella frase più bella della puntata - è un punto di vista davvero intrigante, che ci auguriamo possa essere sviluppato con la dovuta arguzia. Vi immaginate se il nemico principale di quest'anno fosse una versione "cattiva" dello stesso Barry? Non sarebbe uno scenario alquanto interessante?Se il Flashpoint come ce lo eravamo immaginato noi sembra essere già finito, quello di The Flash sembra invece essere appena cominciato
Tornando a parlare di ciò che è accaduto in questo Flashpoint, ci è piaciuto moltissimo Wally West (Keiynan Lonsdale) nel ruolo di Kid Flash - costume compreso, molto fedele a quello dei fumetti - e il suo antagonismo con il Flash originale. È un vero peccato che questo rapporto sia durato solo il tempo di un episodio, ma per una volta vogliamo essere ottimisti e pensare che, durante la stagione, gli autori trovino il modo per trasformare ancora una volta di figlio di Joe (Jesse L. Martin) nella sua controparte supereroistica. Non male - almeno visivamente - neanche il personaggio di The Rival (Todd Lasance), che come Edward Clariss avrà a quanto pare un ruolo centrale anche nella nuova linea temporale creata da Barry a fine puntata. Nella scena conclusiva di Flashpoint lo abbiamo infatti visto risvegliarsi bruscamente dal suo sonno notturno, chiamato da un'oscura voce che gli ha lasciato un messaggio scritto sullo specchio: "alchemy". Il tutto sembra far riferimento al villain Doctor Alchemy, che dovremmo già vedere la prossima settimana e che si vocifera possa essere il cattivo principale di questa terza stagione.
Se il Flashpoint come ce lo eravamo immaginato noi sembra essere già finito, quello di The Flash sembra invece essere appena cominciato. Sarà infatti la linea temporale creata da Barry per rimediare alla sua precedente decisione quella con cui il ragazzo dovrà convivere in questa stagione, una nuova realtà che coinvolgerà tutte le serie dell'Arrowverse e che potrebbe favorire qualche "ritorno inaspettato" dal regno dei morti.