The Flash 2x22, "Invincible": la recensione

Avevamo lasciato Central City pronta a essere invasa da una legione di metaumani provenienti da Terra-2, uno scenario a dir poco drammatico ma allo stesso tempo decisamente accattivante, degno preludio a un finale di stagione dedicato esclusivamente al faccia a faccia tra il Velocista Scarlatto e il Corridore Demoniaco. La puntata andata in onda martedì sera negli USA questa invasione l'ha mostrata, peccato che il tutto sia stato ridotto a una scorribanda durata una manciata di minuti per poi passare ad altro, un qualcosa di cui lo show non aveva bisogno in quel momento. Per quanto siano state portate avanti alcune trame legate alla lotta a Zoom (Teddy Sears), Invincible si è infatti rivelato nient'altro che un banale episodio di transizione, andando a riproporre l'ormai consolidata formula del "villain della settimana", sempre più incapace di generare grandi emozioni.

Per quanto ci abbia fatto piacere rivedere sullo schermo Katie Cassidy in un ruolo diametralmente opposto a quello a cui ci aveva abituati in Arrow, l'inserimento a un passo dal finale di Black Siren, una figura con un grande potenziale narrativo che probabilmente rivedremo in azione nella prossima stagione, è stato un passo falso. È stato un passo falso soprattutto per come è stato gestito e presentato questo personaggio, delineando solo marginalmente il suo carattere e facendolo apparire come un metaumano squilibrato interessato solo demolire palazzi con il suo urlo supersonico, una descrizione accettabile ma che poteva essere infarcita di qualche motivazione più solida. Diciamo questo perché Black Siren è comunque emersa come un personaggio forte e determinato, in grado di giocarsela alla pari con lo stesso Zoom, e l'averla tratta alla stregua dei tanti villain di contorno dello show è stata una scelta molto discutibile.

Invincible si è rivelato nient'altro che un banale episodio di transizione

Anche l'arco narrativo che ha visto Barry (Grant Gustin) sentirsi "invincibile" come da titolo è apparso, se non forzato, quantomeno telefonato nel suo intento finale, ovvero far morire Henry (John Wesley Shipp) per mano di Zoom. Dalla fin troppo casuale ricomparsa di Tina McGee (Amanda Pays) - palesemente inserita in puntata soltanto per apparire almeno una volta accanto all'interprete del Flash degli anni '90 e protagonista di salvataggio in CGI non dei proprio dei migliori - al confronto padre/figlio di metà episodio, il destino a cui sarebbe andato incontro di lì a poco Allen senior è stato chiaro fin da subito, eliminando quasi del tutto l'effetto sorpresa che ha invece accompagnato la dipartita di Jay Garrick qualche mese fa. Nonostante questo, la morte di Henry è stata inserita nel giusto momento dell'evoluzione di Barry, pronto a iniziare una nuova vita con Iris (Candice Patton) e a dare quindi un significativo taglio con il passato, ma è anche servita ad aumentare l'aurea di malvagità di Zoom, davvero uno dei cattivi più spaventosi visti in un contesto del genere.

Valide e ben integrate anche le sottotrame legate ai vari personaggi orbitanti intorno a Flash, a partire da quella dedicata a Wally West (Keiynan Lonsdale), più interessato a seguire le orme paterne che quelle del Velocista Scarlatto, fino a quella che ha visto Cisco (Carlos Valdes) scoprire un nuovo lato - quello più distruttivo - dei suoi superpoteri. Menzione a parte per come gli autori hanno gestito la delicata situazione di Caitlin (Danielle Panabaker), il cui disturbo post traumatico l'ha forse resa mentalmente più forte di quanto non lo fosse mai stata. Certo, per un attimo abbiamo temuto che le visioni di Zoom potessero farla rimanere vittima di manie di persecuzione - a cui probabilmente sarebbe seguito il suicidio, visto tutto quello che hanno fatto passare a questa povera ragazza, ma il suo essersi messa in gioco per interpretare la sua doppelganger di Terra-2 contro Black Siren sembra aver scongiurato questa ipotesi. Anzi, siamo più che sicuri che Caitlin giocherà un ruolo cruciale nel finale di stagione, una puntata in cui potremmo anche vederle perdere la vita, visto che, con l'uscita di scena di Zoom, il suo arco narrativo sembra essere arrivato a una sua logica conclusione.