The Flash 2x21, "The Runaway Dinosaur": la recensione

Ecco la nostra recensione del ventunesimo episodio della seconda stagione di The Flash, intitolato “The Runaway Dinosaur” e diretto da Kevin Smith

Condividi
Spoiler Alert
Da un personaggio come Kevin Smith, geek fino al midollo, ci aspettavamo tanto, forse troppo. Già pronti a trovarci difronte a decine di easter egg o riferimenti alle sue pellicole più famose, il regista di Clerks e Dogma ha invece confezionato un episodio sobrio ed equilibrato in cui tutto a funzionato molto bene, compresa la non esaltante trama secondaria a tema horror che ha visto il ritorno del villain Girder (Greg Finley) dal regno dei morti.

The Runaway Dinosaur ha risposto ai molti quesiti lasciati aperti dallo scioccante finale dello scorso episodio, in cui Barry (Grant Gustin) si era dissolto nell'etere a seguito dell'esperimento di Wells (Tom Cavanagh) volto a donargli nuovamente i suoi poteri. Poteri che il giovane Allen ha dovuto riguadagnarsi attraverso un percorso di accettazione svoltosi nella dimensione della Forza della Velocità, un non-luogo senziente che, per meglio legare con il ragazzo, ha assunto l'aspetto dei luoghi e delle persone a lui più care. Una soluzione non banale ma anzi molto interessante - e per questo va fatto un plauso allo sceneggiatore Zack Stentz, autore anche della sceneggiatura di X-Men: l'inizio - che ha permesso a Barry di espiare il senso di colpa per la morte di sua madre, presente in puntata come ultima entità del suo viaggio, una sorta di guardiano della soglia a cui rendere conto prima di riappropriarsi della supervelocità. Tutto il segmento in questione ha messo ancora una volta in luce le ottime capacità recitative di Gustin, uno dei casting più azzeccati di sempre per quanto riguarda una serie tv basata su fumetti, che lasciato trasparire un forte legame con il personaggio interpretato nel toccante confronto finale con Nora (Michelle Harrison).

Il regista di Clerks e Dogma ha confezionato un episodio sobrio ed equilibrato in cui tutto a funzionato molto bene

Come abbiamo detto, Smith si è limitato a dirigere l'episodio senza troppi guizzi personali, ma la sua mano si è comunque percepita più volte nel corso di tutta la puntata, non soltanto durante il divertente cameo dell'amico fraterno Jason Mewes. Proprio la sequenza con protagonisti Barry e sua madre è stata una di quelle in cui l'abile mano del cineasta si è potuta più apprezzare, una sequenza fondamentale per la maturazione dell'alter ego di Flash in quanto esso ha finalmente compreso che il suo ruolo sulla Terra è fondamentale, anche se non sarà mai abbastanza veloce per salvare tutti quelli che ama. Una maturazione, quella di Barry, ampiamente condivisa con Iris (Candice Patton), non a caso la persona designata per riportarlo alla realtà dopo questa breve esperienza ultraterrena. Se nello scorso episodio avevamo assistito alla possibile nascita della loro relazione, questa settimana i due l'hanno confermata e iniziata, mostrandoci come il loro legame sia molto più profondo di quanto apparso fino a ora. Il dialogo tra i due sulla tomba di Nora è stato uno dei più toccanti messe in scena da The CW in questi anni, intenso non tanto per emotività quanto più l'accettazione di un destino che i Barry e Iris avevano cercato in tutti modi di scongiurare. 

Anche la sottotrama horror con antagonista il villain Girder, semplice e scontata così da non pesare troppo sulla storyline portante, si è rivelata utile a rispondere ad alcune domande insolute e a portare allo stesso tempo avanti le vicende degli altri personaggi dello show. Sono state infatti già chiarite le situazioni di Wally (Keiynan Lonsdale) e Jesse (Violett Beane), rimasti coinvolti dall'onda d'orto derivata dall'esplosione dell'acceleratore tentando di fuggire dal rifugio in cui erano stati reclusi. Se per il primo, a meno di sorprese dell'ultimo momento, sembra scongiurato un futuro da velocista, per la seconda questa possibilità si fa sempre più concreta, soprattutto dopo il suo risveglio dal coma grazie al tocco "magico" di Flash. Contando quanto visto nella scena prima dei titoli di coda, in cui Zoom (Teddy Sears) ha chiamato a rapporto una legione di supercattivi per aiutarlo a prendere il controllo di Central City, una trasformazione di Jesse in Liberty Belle prima del season finale potrebbe fare molto comodo a Barry, che pare avrà bisogno di tutto l'aiuto possibile per fronteggiare il Velocista Demoniaco e la sua armata di villain.

Oltre a una buona regia e a una solida trama, The Runaway Dinosaur ha goduto anche di una fotografia molto curata per una produzione del genere, segno che molto si è investito per far uscire al meglio l'episodio. Non sappiamo se tutta questa cura sia stata dovuta alla presenza di Smith dietro la macchina da presa: quello che è certo è che, se fosse davvero questo il motivo, ci auguriamo vivamente di rivedere più spesso il cineasta - o altri suoi celebri colleghi - alla regia di The Flash, perché di puntate del genere lo show sono una gioia per gli occhi.

The-Flash-2x21-02

Continua a leggere su BadTaste