The Flash 2x16, "Trajectory": la recensione
Il superamento dei propri limiti, fisici e non, è al centro di questo nuovo episodio di The Flash, che vede Barry scontrarsi con la velocista Trajectory
Ciò è stato ben visibile a partire dal protagonista dello show, quel Barry Allen (Grant Gustin) che, venuto a conoscenza del Velocity-9 e delle sue potenzialità - sia quelle positive e che quelle negative, è arrivato quasi a sacrificare la propria salute pur di superare Zoom (Teddy Sears) in velocità. A farlo desistere da questa folle idea è stato l'incontro con la villain di questa settimana, Eliza Harmon (Allison Paige), una ex collega di Caitlin (Danielle Panabaker) che, dopo averla aiutata a sviluppare la nona versione del siero della velocità, ha pensato bene di provare a riprodurla per trarci benefici economici e finanziare così le sue ricerche. Come è possibile possa essere accaduto anche a Jay Garrick, l'assunzione prolungata del Velocity-9 l'ha portata ad avere uno sdoppiamento di personalità - molto simile a quello mostrato dal Norman Osborn di Willem Dafoe nella trilogia di Spider-Man firmata Sam Raimi, che ha fatto emergere la sua parte oscura e criminale, autoribattezzatasi Trajectory.
Trajectory si è dimostrato un episodio di transizione godibile, non particolarmente performante ai fini della trama orizzontale ma comunque capace di gettare alcuni interessanti semi per il futuro dello showIl terzo e ultimo motivo dell'inclusione di Trajectory nell'universo di The Flash è stato quello di tagliare il cordone ombelicale che dall'inizio della stagione ha legato Harrison Wells (Tom Cavanagh) a sua figlia. Sul finire della puntata, Jesse (Violett Beane) ha infatti abbandonato Central City per iniziare la propria scoperta del mondo, un viaggio in solitaria la cui prima meta sembra essere Opal City, nei fumetti città natale di molti dei personaggi che operano sotto il nome di Starman. L'uscita di scena di questa figura, che probabilmente rivedremo nella terza stagione, è stranamente coincisa con la sua accidentale assunzione del Velocty-9, inniettatole da Trajectory per provarne l'efficacia. Benché il siero sembra essere stato totalmente drenato dal suo sangue, il fatto che il costume della Harmon sia stato conservato ai Laboratori S.T.A.R. lascia presagire una futura trasformazione della ragazza nella velocista Jesse Quick, uniformandosi così al suo alter ego di carta.