The Expanse: A Telltale Series – Terreno di caccia, la recensione

The Expanse: A Telltale Series – Terreno di caccia continua sulla scia del precedente episodio, con tutti i pregi e i difetti del caso

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Giochi come The Expanse: A Telltale Series sono particolarmente complessi da recensire. Il motivo? Il punto di forza di questo tipo di produzioni è senza dubbio il comparto narrativo, che però si sviluppa nel corso degli episodi rilasciati (almeno nel caso di The Expanse) ogni due settimane. È complesso quindi capire se le scelte prese avranno poi davvero una qualche influenza sulla storia, senza contare l’impossibilità di avere una visuale d’insieme sull’opera in questione.

Per questo motivo, vi segnaliamo come il voto che troverete al termine di questo articolo sia un aggiornamento di quello che potete leggere in coda alla recensione dello scorso episodio. Ovviamente, lo stesso varrà con il prossimo articolo, che vedrà la valutazione finale sovrascrivere il punteggio attuale. Questo sino al termine della stagione, quando potremo finalmente tirare le fila sul ritorno in pista dei ragazzi di Telltale Games.

PIRATI SIETE AVVISATI

La storia di “Terreno di caccia”, seconda di cinque puntate previste, riprende gli avvenimenti accaduti al termine del primo episodio. In base alle scelte che avrete intrapreso, vi troverete con alcuni personaggi ad affrontare un gruppo di pirati spaziali, intenzionati a farvi la pelle e a derubarvi di tutti i nostri averi. Toccherà quindi alla neo capitana Drummer risolvere la situazione, prendendo decisioni che potrebbero portare alla morte i vari membri del suo equipaggio.

Ancora una volta ci siamo trovati di fronte a una longevità che si aggira attorno all’ora, rendendo comunque difficile valutare la bontà della scrittura. Da un lato abbiamo apprezzato che alcune scelte prese nell’episodio precedente abbiano avuto delle conseguenze in questo. Dall’altro, però, ci è parso che la trama generale non fosse toccata da queste decisioni e che sia andata avanti senza mai voltarsi davvero indietro. Non siamo rimasti particolarmente soddisfatti nemmeno dai rapporti tra i personaggi, che avvengono per lo più via radio, abbattendo in questo modo l’empatia nei loro confronti. Ci sono un paio di momenti che ci hanno convinto, ma tutto sommato la narrativa di The Expanse: A Telltale Series ci è parsa abbastanza blanda e scontata, incapace di emozionare anche per un solo istante.

TENTATIVI DI EVOLUZIONE

Se la base del gameplay soffre ancora delle problematiche viste in passato, come movimenti dei personaggi legnosi e un level design tanto confusionario quanto noioso da navigare, ammettiamo di aver visto dell’impegno dai ragazzi di Telltale e di Deck Nine. In un preciso momento dell’episodio, infatti, ci troveremo a dover affrontare una sezione stealth, con lo scopo di esplorare una nave senza entrare nel raggio visivo di alcuni droni letali. È un passo avanti? Senza dubbio. È abbastanza da rendere il gameplay interessante? Assolutamente no. Anzi. Questa sezione ci ha riportato alla mente i primi giochi d’infiltrazione di quasi trent’anni fa, dimostrando come i dev abbiano ancora molta strada da fare per comprendere il lessico videoludico moderno. Non ci è possibile emozionarci, infatti, di fronte a meccaniche ludiche tanto datate e così poco interessanti. Non più.

Nella media il comparto tecnico, che presenta ancora una volta dei buoni modelli 3D, ma privi di uno stile tale da rendere iconica la produzione. Siamo molto lontani, infatti, dagli effetti in stile fumetto di The Walking Dead e The Wolf Among Us. Una scelta sicuramente coerente con l’universo di The Expanse, ma incapace di lasciare il segno. Ottimo, invece, il doppiaggio inglese, che spicca soprattutto grazie all’interpretazione di Cara Gee nel ruolo della protagonista. Non pervenuta la colonna sonora, che è tanto presente quanto, purtroppo, dimenticabile una volta chiusa l’applicazione del gioco.

THE EXPANSE: A TELLTALE SERIES - TERRENO DI CACCIA

Questo secondo episodio di The Expanse: A Telltale Series conferma tutte le impressioni (positive e negative) della scorsa puntata. Il gioco funziona e rimane ancorato ai canoni della software house americana, ma risulta sempre più evidente come sia necessario fare un passo in avanti per rimanere al passo con i tempi. Certo, la sezione stealth è un buon inizio, ma un gameplay della seconda metà degli anni Novanta non può essere la strada giusta da seguire. Speriamo che la storia riesca a decollare nel corso dei prossimi episodi e che, per il futuro, Telltale decida di percorrere vie leggermente diverse, in modo da aggiornarsi alle produzioni del giorno d’oggi.

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