The Expanse: A Telltale Series - Il paradosso di Archer, la recensione
The Expanse: A Telltale Series segna il ritorno della celebre azienda americana nel mondo dei videogiochi dopo anni di assenza
Per coloro che sono cresciuti a pane e fantascienza, The Expanse è senza dubbio una delle serie TV più curate degli ultimi anni. Lo show ideato da Mark Fergus e Hawk Ostby è ambientato nel XXIV secolo, in un sistema solare colonizzato dagli esseri umani e in un forte stato di tensione sociale. Il sapiente mix tra intrighi, misteri e personaggi carismatici ha permesso alla serie di ottenere un discreto successo, diventando una sorta di cult tra gli appassionati.
Con queste informazioni, ora potete capire l’importanza che ha The Expanse: A Telltale Series, il primo tentativo degli sviluppatori americani di tornare in pista. Di dimostrare a tutti le loro capacità. Abbiamo avuto l’occasione di mettere le mani su “Il paradosso di Archer”, primo dei cinque episodi di questa nuova avventura ambientata nell’universo della serie tratta dai libri di James S. A. Corey (pseudonimo di Daniel Abraham e Ty Franck). Scoprite insieme a noi se Telltale è davvero risorta dalle ceneri.
PARTIRE DALLE BASI
Il primo episodio di The Expanse: A Telltale Series ci mette nei panni di Camina Drummer, membro di una squadra di ripulitori dello spazio che si trova coinvolta in una faccenda più grande di quanto possa mai immaginare. In seguito alla scoperta di una nave attaccata dai pirati, Drummer recupera un oggetto che potrebbe cambiare per sempre la sua vita e quella delle persone che le stanno accanto.
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DI TUTTO UN PO’
Questa scarsa longevità influenza anche le meccaniche di gioco, che oltre a essere limitate, si discostano pure poco da quanto visto nei titoli della “vecchia” Telltale. Ci siamo trovati a esplorare ambienti molto affascinanti, ma caratterizzati da una scarsa interazione. Il tutto attraverso un sistema di movimento buono, ma talvolta troppo legnoso, soprattutto per quanto riguarda le sezioni nelle quali volare in assenza di gravità. A questo si aggiunge un level design abbastanza caotico in alcune sezioni e troppo basilare in altre, incapace così di rendere davvero interessante l’esplorazione.
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Potenzialmente importanti un paio di bivi narrativi che abbiamo preso in questo primo episodio, ma siamo costretti ad aspettare le prossime puntate per capire se avranno davvero una qualche influenza nella narrazione. Da un punto di vista tecnico, The Expanse: A Telltale Series mette in mostra modelli 3D ripuliti, ma ancorati alla scorsa generazione. Buono, invece, il comparto sonoro, che vanta una soundtrack funzionale (ma mai davvero d’impatto) e il doppiaggio di un cast di attori estremamente convincente, tra i quali spicca sicuramente Cara Gee nel ruolo di Camina Drummer.
TELLTALE È TORNATA?
The Expanse: A Telltale Series è senza dubbio un titolo importante, che segna il ritorno di un’azienda in grado di dare vita a opere di tutto rispetto. Purtroppo quanto visto non ci permette di esprimere un giudizio completo sull’intera produzione a causa di una longevità ridotta e dell’impossibilità di valutare l’elemento più importante: la storia. Per quanto riguarda il gameplay, ammettiamo che ci saremmo aspettati qualcosa di più interessante e moderno. Invece, nonostante gli anni che ci separano dal memorabile The Walking Dead, sembra che la formula dell’azienda americana non si sia evoluta per nulla. Chi si è “evoluto” è, però, il pubblico, che potrebbe non voler più prendere parte ad avventure con una struttura come questa. Solo il tempo, comunque, potrà confermare o smentire questa affermazione.