The Expanse 4x07-4x10: la recensione della seconda parte della stagione

La recensione degli ultimi episodi della quarta stagione della serie The Expanse, disponibile su Amazon Prime Video

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La seconda metà della quarta stagione di The Expanse (qui la nostra recensione degli episodi precedenti) si conclude con un crescendo spettacolare che permette a tutti i protagonisti di essere al centro di eventi importanti e getta le basi per un nuovo capitolo della storia che già si preannuncia da non perdere.

Dopo il disastro naturale che travolge Ilus, gli spettatori assistono ai problemi che devono affrontare i sopravvissuti sul pianeta che devono fare i conti con delle creature dalle conseguenze mortali e il rischio di diventare ciechi, situazione che vede solo Holden (Steven Strait) immune, mentre Amos (Wes Chatham) si ritrova molto in difficoltà e Murtry deve decidere come comportarsi. Naomi (Dominique Tipper) e Alex (Cas Anvar), nel frattempo, cercano di risolvere i problemi tecnici che mettono a rischio la Barbapiccola e Avarsala (Shohreh Aghdashloo) è sempre più in difficoltà, dovendo gestire le sfide rappresentate dalle elezioni e una decisione potenzialmente molto rischiosa. Bobbie (Frankie Adams) si rende invece conto di essere rimasta coinvolta in una realtà molto pericolosa e con delle ramificazioni inaspettate e Miller (Thomas Jane) ritorna in azione coinvolgendo Holden ed Elvi (Lyndie Greenwood) in una missione davvero importante. Ashford (David Strathairn), infine, si ritrova coinvolto nel tentativo di individuare e fermare Marcos Inaros (Keon Alexander).

Lo show tratto dai romanzi di James S. A. Corey (pseudonimo usato da Daniel Abraham e Ty Franck), si conferma come uno dei progetti sci-fi più interessanti degli ultimi anni con la conclusione della quarta stagione in cui cresce la tensione e aumentano le ripercussioni emotive su tutti i protagonisti, alle prese con scelte personali che potenzialmente possono modificare quanto accade nell'intero universo.
Steven Strait può nuovamente interagire con Thomas Jane e i momenti con protagonisti Holden e Miller sono particolarmente importanti per il futuro dello show, oltre a permettere di creare delle sequenze spettacolari. Negli episodi che conducono alla fine della stagione c'è inoltre spazio per delle interazioni significative tra il leader dell'equipaggio della Rocinante e Amos, personaggio di cui si mostrano vari lati grazie al problema agli occhi che colpisce chi si trova su Ilus: dal lato più empatico e premuroso nel confrontarsi con un bambino a quello più violento e fuori controllo nel momento in cui si ritrova a scontrarsi con Murtry (Burn Gorman). Appare poi ben calibrata la coppia composta da Naomi e Alex che, dopo essere stati separati dai propri amici e alle prese con un'altra situazione particolarmente difficile, riescono ad affrontare i problemi con intelligenza, coraggio e un pizzico di follia.
Ci pensa inoltre Shohreh Aghdashloo a regalare dei momenti memorabili in questa stagione tra lo sfogo causato dalla frustrazione di essere nelle mani di un team che non la capisce realmente nella corsa alle elezioni alla scena in cui ammette i propri errori di fronte a chi sta affrontando un terribile lutto, fino alla riflessione che compie nell'ultima puntata della quarta stagione e alla sua reazione nel ricevere un messaggio inaspettato.
Bobbie, uno dei personaggi forse più apprezzati dai fan, ha poi un arco narrativo che, dopo un inizio sottotono, diventa nelle ultime puntate davvero "esplosivo" e sarà interessante assistere al prossimo capitolo della sua storia.
Particolarmente intrigante anche la richiesta che compie Naomi nel season finale e non si può che applaudire la performance di David Strathairn in questa conclusione di stagione.

A livello visivo The Expanse soddisfa ancora una volta le richieste dei propri fan tra salvataggi nello spazio, scontri armati, il "fantasma" protomolecolare di Miller che prende "vita" e ambientazioni ben costruite ed enfatizzate da un lavoro compiuto sulla fotografia davvero efficace.
L'equilibrio creato tra la dimensione politica, i rischi potenzialmente mortali affrontati dal team della Rocinante e i dilemmi personali dei protagonisti si dimostrano davvero ben gestiti, portando la serie di Amazon a regalare un'immersione in un futuro in cui fantascienza e realtà si fondono con intelligenza, spingendo a riflettere sulla situazione della società contemporanea attraverso situazioni ed eventi più aderenti alla realtà di quanto si potrebbe immaginare.
Il finale di stagione getta, ovviamente, le basi per il capitolo successivo della storia e non resta che sperare si realizzi realmente il progetto dei due autori e portare a conclusione la propria saga letteraria anche sul piccolo schermo.

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