The Exorcist 2x01, "Janus": la recensione
Janus, primo episodio della seconda stagione di The Exorcist, sembra meritare appieno il rinnovo della serie da parte di Fox
Sebbene la mancanza di nessi evidenti con l'intrigante storyline del culto di Chicago, esplorata nella prima stagione, si faccia sentire di tanto in tanto, la nuova ambientazione delle avventure di Tomas (Alfonso Herrera) e Marcus (Ben Daniels) riesce immediatamente a inquietare lo spettatore.
A questo aggiungiamo il giusto reminder che Marcus non sia più, formalmente, un uomo di Chiesa, essendo stato scomunicato nella precedente stagione; ragion per cui, di fatto, non v'è più alcun alibi alla sua solitudine costantemente ricercata di cui Tomas sembra rappresentare, per ora, l'unica eccezione - seppur in un rapporto del tutto scevro da implicazioni romantiche o sessuali.
L'esorcismo di Cindy ci offre l'occasione non solo per rispolverare i punti di forza già mostrati nella prima stagione - efficacissimo make-up, suggestivi effetti visivi - ma introduce un nuovo livello di connessione tra Tomas e il Maligno: per scacciare il demone dalla mente della donna, il prete è infatti disposto a entrare nella sua mente, condividendo quindi con lei le minacce e le lusinghe delle forze del Male.
Il che ci porta, attraverso dei sapienti richiami visivi, alla seconda location presentata in questo episodio di The Exorcist: un'isola appropriatamente nebbiosa, in cui il mite Andy Kim (John Cho) dirige una casa famiglia, prendendosi cura di cinque ragazzini che, per un motivo o per un altro, sembrano tutti possedere le carte in regola per attirare le attenzioni di Satana.
La chiusura dell'episodio lascia intendere che la scelta del signore delle tenebre sia ricaduta sul non vedente Caleb (Hunter Dillon), ma anche la piccola Grace (Amélie Eve) non manca di offrire al pubblico una buona dose di disagio, grazie alla sua maschera fatta con la federa d'un cuscino. La presenza, sull'isolotto, della vecchia catapecchia - con pozzo annesso - di una strega sterminatrice di bambini non contribuisce certo a creare un quadro roseo e idilliaco dei dintorni della casa in cui Andy e i suoi protetti dimorano.
L'introduzione degli elementi cardine della stagione è, in Janus, più che esaustiva, la chimica tra i protagonisti risulta invariata - se non accresciuta - rispetto a quanto visto nella prima stagione; inoltre, il diavolo sembra pronto ad assumere forme inedite e terrificanti, per la gioia dello spettatore. Se alle ottime premesse faranno seguito conferme altrettanto valide, non possiamo che rinnovare la soddisfazione per il ritorno di una serie che, prendendo le distanze dal colossale modello di riferimento, sta dimostrando di saper camminare sulle proprie gambe.