The Exorcist 1x05, "Through My Most Grievous Fault": la recensione

Ecco la nostra recensione del quinto episodio della prima stagione di The Exorcist, in cui Casey subisce l'esorcismo e scopriamo qualcosa in più sui piani del demone

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Spoiler Alert
Qual è il posto più spaventoso in cui restare intrappolati con un demone a Chicago? Questo il quesito lanciato da Jeremy Slater, creatore di The Exorcist, in previsione di Through My Most Grievous Fault, quinto episodio della prima stagione della serie Fox. Una puntata che, ne siamo certi, avrà fatto storcere il naso a parecchi, ma che avrà infiammato l'entusiasmo dei fan del film di William Friedkin. Comprendiamo finalmente cosa si intendesse dicendo che la serie sarebbe stata ambientata nel medesimo universo narrativo della pellicola del 1973: a fine episodio, quando la giovane Casey è ormai dispersa a seguito della brutale interruzione dell'esorcismo, rimasto incompiuto, la madre Angela fa una confessione sconvolgente a padre Tomas.

Nel ripercorrere il suo crollo nervoso infantile, seguito alla separazione dei genitori, Angela rivela di aver cambiato nome e di essere, in realtà, nientemeno che Regan MacNeil, protagonista del film del '73. Se, da un lato, questa scoperta costituisce una sorta di salvataggio in extremis di una puntata altrimenti non sempre all'altezza delle altissime aspettative, gli autori riescono a inserirla come chiave di volta per spiegare molti punti finora rimasti oscuri. La sequela di sventure succedutesi nella vita della famiglia Rance assume, ora, un senso più alto, in un ciclo di persecuzione che sembra non aver abbandonato la sorte di Regan/Angela. La scelta, da parte del demone, di Casey apre quindi il campo ai sensi di colpa di una madre mai liberatasi del tutto dal giogo del Maligno, e rifugiatasi nella religione alla disperata ricerca di una salvezza per sé, che però non si è potuta estendere ai suoi cari. Il posto più spaventoso in cui restare intrappolati con un demone è, in questo senso, al piano di sopra rispetto alla preda che il suddetto demone ha bramato per decenni.

Le ambizioni di The Exorcist si sono decisamente elevate, con questo colpo di scena, e la curiosità su come gli autori abbiano deciso di sviluppare questa impegnativa svolta è davvero bruciante. Per quanto concerne il resto dell'episodio, il promesso esorcismo di 43 minuti in tempo reale non ha avuto luogo, o almeno non ha coperto l'intera durata della storia. Il che, va detto, ha fatto perdere un po' di tensione interna a Through My Most Grievous Fault, specialmente attraverso dei passaggi narrativi fin troppo scontati, sebbene gestiti con scelte registiche efficaci: uno su tutti, il cedimento di Tomas alla tentazione della carne, prefigurato dalla trasformazione di Casey in Jessica e concretizzato in un atto sessuale che, ci auguriamo, possa avere conseguenze interessanti per l'evoluzione del personaggio del prete.

Più interessante e originale l'accenno all'infanzia cruenta di Marcus, oltre all'allusione a una sua omosessualità in pectore (il demone che insinua, riferendosi a Casey: "Puoi averla, anche se non credo che le ragazze rientrino nei tuoi gusti") che delinea, all'interno della serie, il coraggio di accostare un impavido combattente di Cristo a uno dei peccati storicamente più deprecati dalla Chiesa. A riscattare gli alti e bassi della parte centrale dell'episodio, arriva un finale che getta le basi per conseguenze succulente. Per quanto la lotta di Marcus con Casey venga bruscamente interrotta dall'arrivo della polizia, i due giorni che l'uomo trascorre in cella sembrano essere sufficienti a fargli comprendere - o almeno intuire - parte del diabolico piano del Maligno, a pochi giorni dall'arrivo del Santo Padre a Chicago. Se a questo aggiungiamo l'arrivo, a casa Rance, della madre di Regan/Angela, con un abbigliamento che rimanda inequivocabilmente all'iconografia del film del '73, la promozione di Through My Most Grievous Fault è scontata.

Tanto di cappello, ancora una volta, per aver tenuto vivo il fuoco dell'attenzione e aver reso il pubblico impaziente di vedere l'evolversi di questo tragico, inquietante scenario di perdizione e redenzione.

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