The Elder Scrolls Online: Greymoor, Skyrim come non l’avete mai vista | Recensione
The Elder Scrolls Online: Greymoor avrebbe potuto osare di più. Tuttavia, siamo di fronte a una delle espansioni più riuscite dell’MMO di Bethesda
Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".
Saremmo ipocriti se non ammettessimo candidamente che ci saremmo aspettati qualcosa di più da Greymoor, ennesima espansione di The Elder Scrolls Online, annunciata da tempo e presentata, all’epoca, come l’ulteriore cardine fondamentale di un’esperienza ormai longeva, ramificata in decine di DLC, fondamentalmente imperdibile per gli amanti del brand di Bethesda.
The Elder Scrolls Online: Greymoor punta al risparmio non introducendo alcuna nuova classe; riadattando superficialmente le skill legate al vampirismo, con tanto di nuove animazioni non troppo convincenti; introducendo un’attività inedita, di cui parleremo a breve; riciclando di sana pianta il gameplay, adattandolo a nuovi dungeon e quest che compongono un’avventura di circa una trentina d’ore, considerando anche gli incarichi secondari.
Se la rivoluzione può attendere, l’espansione è comunque promossa a pieni voti, non fosse altro che artisticamente siamo di fronte ad uno dei picchi più alti mai raggiunti dall’MMO. Solitude, Morthal e Blackreach, le tre aree che potrete esplorare, offrono scorci sinistramente ammalianti. L’architettura gotica della città principale che fungerà da nuova HUB, interamente scavata nel sottosuolo, si amalgama alla perfezione con il costante gioco di luci ed ombre in cui è immersa l’ambientazione.
Anche la trama, pur non riservando chissà quali colpi di scena, si sofferma sugli aspetti più violenti, controversi, oscuri della zona di riferimento, tirando in ballo streghe, vampiri, lupi mannari. La quest non lesina su vicende macabre, rituali proibiti, diaboliche macchinazioni. Chi ha passato centinaia di ore attraversando Skyrim da parte a parte, non potrà che restare imbrigliato nell’intreccio narrativo di The Elder Scrolls Online: Greymoor, puntualmente stuzzicato da qualche diretto riferimento all’apprezzato capitolo della saga, quando non solleticato da prospettive completamente nuove che fanno luce su leggende, gesta eroiche, oscuri misteri.
Da giocare l’espansione è un ottimo compendio dell’MMO. Tra dungeon pubblici e nuovi eventi, vale la pena concentrarsi su due feature che più di altre caratterizzano l’esperienza. Da una parte abbiamo le Harrowstorm, vere e proprie tempeste di magia che fungono da eventi volti a concentrare il maggior numero di utenti in un unico punto, attratti dalla possibilità di partecipare a battaglie particolarmente adrenaliniche e di ottenere ricco loot.
Dall’altra, abbiamo una nuova attività, Antiquities, che come il nome lascia presupporre vi tramuterà in provetti archeologhi a caccia di tesori particolarmente preziosi. Specializzandosi nell’abilità preposta, spendendo preziosi punti esperienza faticosamente accumulati, potrete mettervi alla ricerca di item rari e portentosi seguendo una pista di indizi, fino a raggiungere la location designata. Oltre ad oggetti cosmetici di varia natura, potrete rinvenire degli Oggetti Mitici, armi e armature talmente tanto potenti da poter essere equipaggiate solo una per volta.
[caption id="attachment_213554" align="aligncenter" width="1000"] In certi casi, solo unendovi ad altri giocatori potrete sperare di abbattere alcuni nemici particolarmente potenti[/caption]
The Elder Scrolls Online: Greymoor avrebbe potuto osare di più. Tuttavia, innegabilmente, siamo di fronte a una delle espansioni più riuscite dell’MMO di Bethesda degli ultimi anni. Il merito va riconosciuto quasi in toto a una direzione artistica ispiratissima che ha saputo comporre scenari stupefacenti e una trama particolarmente intrigante.
Il DLC, insomma, è fondamentalmente irrinunciabile per i fan della saga, di Skyrim e anche per tutti coloro che fin ora si sono limitati a guardare da lontano la creatura di ZeniMax Online Studios. L’incipit dell’avventura, in particolar modo, è ideale per immergersi nel contesto del gioco senza per questo restare disorientati, pur essendosi persi tutte le puntate precedenti.