The Don Rosa Library: Zio Paperone & Paperino vol. 9, la recensione
Abbiamo recensito per voi il nono appuntamento con The Don Rosa Library: Zio Paperone & Paperino
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
L'argonauta del Fosso dell'Agonia Bianca è il capitolo che racconta la svolta definitiva per Paperon de' Paperoni, il ritrovamento della pepita d'oro grande quanto un'uovo d'anatra che darà effettivamente inizio alla sua fortuna. Tutti i sacrifici compiuti nel Klondike non saranno però ignorati (come avviene invece con Doretta Doremì, qui messa in secondo piano); assistiamo, infatti, alle ultime vessazioni di Soapy Slick, che si mostra più odioso che mai nel farsi beffe di Paperone mentre lo informa della morte della madre, scatenando una reazione sovrumana in grado di distruggere mezza Dawson.
Pur non essendo all'altezza del capolavoro di Don Rosa, anche le altre due storie di questo brossurato sono ottime. Zio Paperone e i guardiani della biblioteca perduta è un racconto frutto di un accurato processo di documentazione che riesce a raccontare le origini delle Giovani Marmotte sfruttando una curiosa similitudine storica. Il tutto viene narrato in modo divertente e avvincente, ma l'autore non riesce a superare la sua "avversione" per Paperino, rendendolo addirittura ossessionato dal tubo catodico, così da poter dare un giudizio negativo sulla Televisione, da lui vista come il contraltare meno nobile della lettura.
Forse, però, è ancor più divertente il modo in cui Don Rosa cerca di giustificarsi nei redazionali riguardo alle contraddizioni della storia, una commissione che va contro la sua "filosofia papera".