The Don Rosa Library: Zio Paperone & Paperino vol. 10, la recensione
Nel decimo volume di The Don Rosa Library: Zio Paperone & Paperino si conclude l'osannata Saga
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
L'invasore di Forte Paperopoli ci mostra per la prima volta l'arrivo di Paperone in quella che sarà la città principale dell'universo a fumetti dei Paperi, qui ancora molto diversa da come la conosciamo oggi. L'arrivo del neo-miliardario sconvolgerà però la zona, visto che, dopo uno scontro con i Bassotti e Theodore Roosvelt (introdotto nel terzo episodio della Saga), deciderà di insediarsi sulla Collina Ammazzamotori e di costruire in quella sede il suo deposito. Il rocambolesco assalto al fortino è l'evento principale della storia, ma tra gli elementi più riusciti ci sono alcune pennellate di contorno, come il rapporto con le Giovani Marmotte e il divertente incontro tra Ortensia e Quackmore, i futuri genitori di Paperino.
L'unico aspetto che cattura emotivamente il lettore sono i retroscena immaginati dall'autore per la storia Paperino e il feticcio, in grado di giustificare alcune incongruenze, tra cui addirittura un atteggiamento spietato da parte del giovane miliardario.
A completamento del volume, una buona quantità di contenuti speciali, come copertine e vignette umoristiche a tema informatico (slegate dal mondo dei Paperi) realizzate da Don Rosa durante i suoi studi universitari.
Il materiale più prezioso è però l'albero genealogico dei Paperi, forse l'illustrazione più famosa dell'autore, qui accompagnata da un articolo di approfondimento in cui spiega quali personaggi ha dovuto escludere e quali inserire a fronte di pressioni esterne, rivelando le motivazioni di queste scelte.