The Delinquents, la recensione

Abbiamo recensito per voi The Delinquents, miniserie realizzata da James Asmus, Fred Van Lente e Kano

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Le due coppie più sgangherate dell’Universo Valiant si uniscono nel più folle e improbabile dei team-up. Stiamo parlando di Archer & Armostrong e Quantum & Woody, che, abbandonate momentaneamente le loro rispettive collane, danno vita a una miniserie di quattro numeri intitolata The Delinquents, raccolta in un unico volume da Edizioni Star Comics. Artefici di questo divertente e sconclusionato racconto sono gli sceneggiatori titolari delle rispettive testate, James Asmus (Quantum & Woody) e Fred Van Lente (Archer & Armostrong), affiancati ai disegni da Kano.

Come ogni crossover che si rispetti, il pretesto narrativo che dà il via alla vicenda è tanto semplice quanto funzionale: entrato in possesso di una mappa secolare, Gerald Stano, capo della multinazionale Mondostano, assolda Quantum e Woody per trovare il grande tesoro degli Hobo. Ma Stano non è l'unico intenzionato a metterci le mani sopra: anche Stinky Wally, uno degli ultimi membri superstiti della comunità degli Hobo, contatta il suo vecchio amico Armstrong per tutelare il tesoro e impedire che qualcun altro ne entri in possesso. Pronti a partire per quest’avventura on the road attraverso i luoghi più “genuini” degli Stati Uniti tra inseguimenti assurdi a bordo di convogli ferroviari, mandrie inferocite e uomini geneticamente modificati?

Senza troppi preamboli, la vicenda viene presentata in tutti i suoi aspetti peculiari e ogni personaggio introdotto con dialoghi che ne riassumono caratteristiche e intenzioni. Una volta presa confidenza con il cast di comprimari, Van Lente e Asmus decidono di imprimere alla storia un ritmo più veloce in cui le vicende della compagnia incrociano quelle ancor più assurde di un manipolo di figuranti presi in prestito dalla tradizione a stelle e strisce: una serie di stereotipi – umani e geografici – che vengono demoliti dall’irriverente penna degli autori, attenti a conferire al tutto un'aura di leggerezza e divertimento.

Divertire, dunque, è la chiave di lettura di The Delinquents, una miniserie che porta in scena un team-up indovinato e sorprendente, fruibile anche a chi non possiede una conoscenza specifica dei personaggi coinvolti. Asmus e Van Lente sono abili nell’estrapolare questo quartetto dal loro usuale contesto e condurlo in ambientazioni inedite e funzionali; liberi da ogni vincolo della continuity, gli autori imbastiscono una trama lineare e scorrevole che conquista per il tono scanzonato e la narrazione fluida. Far ridere non è mai facile, e il rischio di scadere nel banale è sempre alto, ma qui viene schivato senza cadute di stile o passaggi a vuoto grazie a dialoghi ficcanti e trovate esilaranti.

Gran parte del merito va all’arte di Kano, con il suo storytelling dinamico e serrato. Il tratto spigoloso e descrittivo ben si adatta all’atmosfera generale della miniserie, riuscendo a condensare in ogni pagina una grande quantità di informazioni e particolari che arricchiscono la storia. La perfetta intesa di questo team creativo concorre alla creazione di un'opera stimolante che non mancherà di conquistarvi con la sua surreale bellezza.

Nel recente passato i fumetti supereroistici hanno intrapreso un percorso che ha spinto gli autori a inserire elementi che richiamino l'attualità, e chi segue le testate Valiant Comics sa bene quanto questo aspetto sia determinante per il successo dei suoi titoli. Con The Delinquents riscopriamo invece il piacere dell'intrattenimento fine a se stesso, grazie a una lettura leggera quanto di classe.

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