The Defenders 1x08 "The Defenders": la recensione

Matt e gli altri sono pronti allo scontro finale: questa è la chiusura di The Defenders, che segna la fine della Fase 1 dell'universo Marvel su Netflix

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Spoiler Alert
Tra gli elementi, ormai classici, che però non smettono di meravigliare nelle storie di supereroi al cinema, e in tv, c'è l'attesa reunion che sta alla base di ogni crossover. E The Defenders ha confermato questo piacere, tipico nell'intrattenimento contemporaneo, che gioca sulla possibilità di veder incontrarsi personaggi provenienti da storie diverse. Nel finale della miniserie, tutte quelle specificità dei quattro protagonisti ritornano, convergono, si mischiano per salvare New York nella lotta finale contro La Mano. Appena iniziata, e in un batter d'occhio già finita, questa è la conclusione della Fase 1 del Marvel Netflix Universe.

A differenza di ciò che abbiamo visto nelle quattro serie precedenti, l'immediatezza della minaccia non è imperniata sulla risoluzione del conflitto personale di un personaggio. Certo, Matt avrà la sua Elektra da salvare, ma tutto scorre molto fluidamente tra le maglie di una storia che funziona secondo canali più netti, in cui i quattro eroi sorgono per necessità e i malvagi perseguono le loro ambizioni. Se il bene e il male tradizionalmente sono state proiezioni di una doppia anima tipica delle zone newyorkesi, stavolta la minaccia generale – per quanto localizzata ad Hell's Kitchen – restituisce un pericolo più astratto, meno legato a determinate tematiche e quindi meno ancorato al percorso formativo del personaggio che si dovrà ergere per trionfare.

Eppure, certo un po' celata dalla scrittura, emerge questa visione della metropoli come comunità da proteggere e custodire. E non pare un caso che si ponga così tanto l'accento sui dubbi di Luke sul far crollare un grattacielo, a New York poi. Questa idea di protezione da parte di figure chiave risalta poi attraverso i personaggi secondari, ognuno dei quali in qualche modo svolge un ruolo di guida nel tessuto urbano. L'infermiera, l'agente di polizia, la giornalista o la conduttrice, ognuno di loro è la parentesi più luminosa che rischiara in qualche modo l'ombra nella quale lavorano gli eroi.

Quindi, gli eroi. Daredevil, Jessica Jones, Luke Cage entrano nella base della Mano per fermare i piani di Elektra che rischierebbero di far crollare la città. Il tutto mentre Iron Fist, bloccato ancora nel ventre della bestia (letteralmente, dato che vediamo lo scheletro di Shou-Lao), cerca di aprirsi la strada verso l'esterno. I momenti risolutivi non mancano. A Colleen spetta un ultimo duello con Bakuto, Danny si confronta con Madame Gao, l'assassina dei suoi genitori, e ovviamente c'è Matt che tenta il tutto per tutto pur di salvare Elektra da se stessa. Da questo punto di vista l'episodio è teso e ha un ritmo alto, almeno fino all'esplosione finale.

Le sorprese alla fine sono poche, anche se la puntata cerca di giocare sulla presunta morte di Daredevil. Ma, ancora più che con la scomparsa di Elektra, la nostra sicurezza che il personaggio si salverà toglie qualcosa del dramma alla scena, anche se la scena del mancato ritorno vista dal punto di vista di Karen ha un certo impatto. E in effetti Matt ritorna, in un'ultima scena che anticipa l'introduzione di Suor Maggie. Quanto agli altri, tutte le scene fungono al tempo stesso sia da epilogo per questa storia che da ponte verso le future avventure, tutte già confermate.

Questo è stato The Defenders, la prima miniserie crossover del Marvel Netflix Universe. Volendo tracciare un velocissimo bilancio, potremmo dire che questo universo con il tempo ha perso parte di quel cinismo e di quell'anima graffiante del Daredevil e della Jessica Jones degli esordi, attestandosi su conflitti più prevedibili e canonici. D'altra parte questa miniserie ha segnato un passo in avanti rispetto alle incertezze di Luke Cage e Iron Fist. Merito di una struttura stagionale ad hoc, otto episodi più azzeccati rispetto ai tredici soliti.

Merito di una caratterizzazione dei villain che, nonostante qualche incertezza, è uno degli elementi più particolari di questo universo narrativo. Che tendenzialmente affonda nella cupezza tanto gli eroi quanto i villain. E se ciò è chiaro nelle conseguenze per quanto riguarda Daredevil e gli altri, al tempo stesso riduce ad una dimensione tragica le stesse aspirazioni dei malvagi, mai vaghi nei loro tentativi di dominazione, ma ancorati a necessità personali che appaiono come catene.

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