The Carrie Diaries: la recensione del pilot
Come si dice nel gergo "haters gonna hate", ma The Carrie Diaries è fatto bene: è equilibrato, ha ritmo, ha identità...
Riuscire a tirar fuori un teenage drama per ragazzine in preda a crisi adolescenziali post-Gossip Girl per The CW da un prodotto HBO per donne allupate di mezza età non è pura follia: è fantascienza.
Evidentemente qualcuno a Hollywood ha pensato che sì, avessimo ancora voglia di sentir parlare di Carrie Bradshaw. Questo qualcuno a Hollywood non ci ha azzeccato in pieno, ma ha fatto bene i compiti a casa. Con una premiere che ha di poco superato il milione e mezzo di spettatori (ma solo 0.6 il punteggio commerciale) il risultato di debutto non è esaltante, ma il pilota di The Carrie Diaries è tutt'altro che sbagliato.
Come si dice nel gergo "haters gonna hate", ma The Carrie Diaries è fatto bene: è equilibrato, ha ritmo, ha identità. E' un prodotto a sé stante, capace di reggersi sulle proprie gambe, un teen drama che prende spunto da alcuni ingredienti narrativi e visivi della fonte di ispirazione che l'ha partorito per reinventarsi in una formula nuova e indipendente. I personaggi sono delineati, vari, il giusto numero. AnnaSophia Robb ha l'entusiasmo vanesio di Sarah Jessica Parker per la moda quanto l'impaccio adolescenziale di una giovane (e brava) Lindsay Lohan. Il pilot tocca gli argomenti giusti in maniera appropriata, lo fa con delicatezza e prelude senza indulgenza a quelli che saranno i temi principi della prima stagione.
Per alcuni aspetti ricorda Gossip Girl (Josh Schwartz e Stephanie Savage non a caso produttori), per altri Una mamma per amica. Ora, The Carrie Diaries non è certo materiale da Oscar, però l'episodio pilota prelude a un teen drama di qualità ben studiato e ben prodotto, che è più di quanto si possa dire della maggior parte delle serie che attualmente affollano i palinsesti statunitensi.
Ma soprattutto: The Carrie Diaries sarebbe potuto andare male in una quantità di modi, scelte e scale di grandezza da sopraffarre chiunque. Il fatto che il pilot dimostri che sono state prese le scelte giuste è un'impresa più grande di quella che si potrebbe sospettare.