The Brink 1x01 "Pilot": la recensione
Satira sulla politica estera americana in The Brink, la nuova serie della HBO con Tim Robbins e Jack Black
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Siamo in Pakistan. Un'escalation di violenza nel Paese conduce ad un colpo di Stato guidato dallo schizofrenico generale Umair Zaman, deciso a minacciare l'occidente e a spazzare via Israele. Questa crisi geopolitica viene raccontata attraverso tre personaggi. C'è il Segretario di Stato Walter Larson (Tim Robbins), che non sa nulla della situazione in Medio Oriente, diviso tra le prostitute nel tempo libero e il menefreghismo quasi totale sul lavoro. C'è il funzionario Alex Tablot (Jack Black), anche lui parecchio ignorante sul costumi e sulle condizioni locali, interessato principalmente a fare carriera. E infine c'è il pilota Zeke Tilson (Pablo Schreiber), fornitore non ufficiale di medicine e pornografia a bordo della nave in cui si trova, almeno quando non è impegnato a tradire la moglie.
Succede tanto in questo pilot, e la messa in scena è sorprendentemente grande per una serie di questo genere. Certo, non può esistere né tensione né vero coinvolgimento nella vicenda. Solo una raffica di battute a volte capaci di strappare un sorriso, soprattutto dopo che si è entrati in sintonia con lo show, altre volte troppo demenziali e forzate nel loro dover prendere di mira la politica estera americana (alla decima battuta su come gli States siano inadeguati e ignoranti sul fronte estero iniziamo a sperare in qualcosa di diverso). La satira ha tempi più brevi, vive di frecciatine immediate e crudeli. Può sostenere un film (il recente The Interview, tanto per citare un titolo di cui si è parlato molto), ma forse è più difficile che riesca a reggere per un'intera stagione.