The Boys 3x06 "Eroegasmo": la recensione

A metà stagione come si conviene tutto viene rimescolato, rilanciando spunti e idee perchè The Boys possa continuare a parlare di manipolazione

Critico e giornalista cinematografico


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Spoiler Alert

La recensione della puntata 3x06 di The Boys, online su Prime Video

È la forma più bassa, volgare e offensiva di posizionamento politico ad aprire questa puntata cruciale di The Boys: un video per i social media di alcune star (attori reali e personaggi della serie) che insieme cantano male Imagine di John Lennon come omaggio alle vittime di una strage. È Abisso ad averla promossa e dopo i film tv di quart’ordine e i reality dozzinali non ci stupisce che sia finito ad affidarsi anche alla forma più ipocrita e dozzinale di comunicazione social. Ma se è scemo quello che fa, non è scemo per niente quello che vediamo noi. Come nei casi migliori quel video che apre la puntata, così perfetto nella sua pochezza, è in grado di rivedere verso il basso qualsiasi prossimo video simile vedremo nel mondo reale. The Boys ha appena distrutto quella forma di impegno a buon mercato delle celebrities, relegandolo definitivamente al reame del trash cui appartiene.

La serie sa decostruire il mito del supereroe

È questo quello di cui parliamo qui quando diciamo che questa serie ha smesso da tempo di modificare, ragionare e decostruire il mito del supereroe (come ha da tempo smesso di impiegare il suo creatore Eric Kripke per le sceneggiature) per passare a qualcosa di più originale, ovvero il miglior racconto dei nuovi equilibri del nostro ecosistema mediatico in continua evoluzione. È la stessa cosa che accade quando parla Ashley, ex ufficio stampa della Vought ora promossa a CEO per fare la testa di legno per Patriota, un generatore automatico di frasi vuote da multinazionale come prima di lei era il suo modello, Madelyn Stillwell. Ora Ashley si misura con i nuovi argomenti della serie: “C’è una grande forza nella dignità” dice ad A-Train quando lui se ne esce con un demenziale progetto di andare in Africa per rafforzare la sua immagine a favore degli afroamericani, ma ancora migliore è il modo in cui risponde ai suoi desideri di fare qualcosa per sanzionare Blue Hawk per le sue azioni razziste, negandole e rinnegandole senza mai davvero sanzionarle. Il manuale del modo in cui il potere contemporaneo riesce a rimanere inattivo e non inimicarsi nessuno.

Ma come dicevamo quella di questa settimana è una grande puntata che risolve molti nodi e come è ogni tanto necessario nelle serie, cambia obiettivi e atteggiamenti di molti personaggi. Rimescola le carte. In primis Patriota, con il quale ad un certo punto siamo portati ad empatizzare (del resto o muori da villain o rimani nella serie a sufficienza per generare empatia nel pubblico) in una scena incredibilmente didascalica nella quale dice a se stesso nello specchio quello che pensa e che vuole fare, gli racconta la sua situazione e dettaglia l’evoluzione psicologica che sta avendo. Il minimo dello sforzo di scrittura ma lo stesso una scena che Antony Starr trasforma in un buon momento.

L'evoluzione della storia di Soldatino

E poi ancora la storia di Soldatino come arma finale arriva ad una prima conclusione, un’imboscata a Patriota assieme a Hughie e Butcher (potenziati) durante l’Eroegasmo (che è il titolo di un piccolo spin-off del fumetto di The Boys qui di fatto solo accennato). L‘imboscata non va come dovrebbe (altra cosa che ci porta ad empatizzare con Patriota, per la prima volta persona in difficoltà) che avrà moltissimi strascichi e modificherà molti equilibri. Ma di quella situazione non è tanto l’azione, molto attesa a dire il vero, che davvero cambia qualcosa, è quel che avviene prima, quando Soldatino si prende della droga come era abituato a fare negli anni ‘70 prima di un conflitto e tutti lo biasimano, salvo poi iniettarsi il Temp-V, la droga che li rende super. Il parallelo è forte. Drogato lui da uno stato che stimolava i soldati a farlo, drogati loro con il medicinale di una multinazionale che cerca di sostituirsi allo stato non tanto per ambizioni ma per propaganda.

Infine se abbiamo visto fino ad oggi la nuova fidanzata di Abisso manipolarlo da dietro (nessuno l’ha detto ma la grande immagine di lei che muove le labbra in sincrono con lui ci fa anche intuire che sia un suo potere), ora nel finale vediamo Starlight iniziare un nuovo tipo di manipolazione, una che si pone come positiva, giusta, retta e finalizzata ad aprire gli occhi al pubblico ma che, è facile prevederlo, sarà portata avanti con strumenti non diversi da quelli tramite i quali fino ad ora abbiamo visto la Vought cercare di orientare l’opinione pubblica. Incidentalmente poi Starlight pronuncerà anche una battuta che potrebbe essere la bottomline di tutta la serie e di quello di cui parla: “Agli eroi non importa di voi ma della loro immagine”.

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