The Blacklist: Redemption 1x04, "Operation Davenport": la recensione
La nostra recensione di Operation Davenport, quarto episodio della prima stagione di The Blacklist: Redemption
Quello che sembra un incidente (ma che incidente non è) provoca l’evasione di cinque prigionieri da una base segreta usata dalla CIA per interrogare i “combattenti nemici”, cioè i presunti terroristi. I cinque fuggitivi sono un terrorista che ha bombardato un’ambasciata francese in Algeria, un “hacktivista” che ha leakato informazioni top secret dell’Intelligence, un suprematista bianco, un separatista ceceno, un cittadino inglese che ha partecipato a un attentato in Pakistan.
Intanto le indagini di Scottie sulla ricerca di suo figlio continuano: dopo aver scoperto che Christopher è stato portato ai Servizi Sociali poco dopo la sua scomparsa, Scottie viene in possesso di un certificato di adozione da parte dei coniugi Phelps, e decide di andarli a trovare. L’eccitazione e la gioia con cui accoglie la notizia non possono che essere prematuri: il bambino che i Phelps le mostrano in foto non è il suo Christopher, e Scottie se ne torna a casa sconsolata. Si inserisce qui anche il personaggio di Trevor, escort maschio dei cui servigi Scottie si è legittimamente servita nella scorsa puntata, a cui gli autori sembrano voler dare un ruolo più ricorrente. Ora in veste di pseudo-psicologo e dispensatore di abbracci e consolazione, oltre che toy boy, ci auguriamo che l’incipiente interessamento reciproco tra lui e Kat, la segretaria di Scottie, non diventi uno scontro di gelosie tra donne, che non porterebbe a niente di buono per la serie. Che sia invece un altro doppiogiochista in cerca di informazioni?
Sul finale anche Tom, che riesce sempre ad origliare al momento giusto le mosse di Scottie sulla sua ricerca, ottiene alcune risposte, dopo che per molte volte Howard è sembrato sordo alle sue preoccupazioni. Il detective assunto da Scottie sta in realtà continuando a lavorare per Howard, così ovviamente i genitori adottivi che la donna ha incontrato sono falsi. Intanto Howard continua a citare Whitehall, che spiega essere una misteriosa voce di bilancio di Halcyon, un deposito in una zona sperduta del Sudafrica, il cui scopo andrà scoperto da Tom una volta che avrà guadagnato la totale fiducia di Scottie. Quello che né Howard né Tom sanno è che Scottie ha già messo Solomon sulle tracce di Tom dopo aver notato il suo strano comportamento: una reazione ampiamente prevedibile vista la personalità di Scottie. Ancora nessun approfondimento invece sulle incredibili accuse di scambio di persona mosse da Howard, probabilmente una delle questioni che si trascineranno fino a fine stagione.